Elezioni presidenziali in Russia, Putin senza avversari verso la riconferma

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Le elezioni presidenziali in Russia senbrano avere un risulltato scontato sulla riconferma di Vladim Putin presidente della Federazione , capo incomtrastato del Cremlimo.

La Russia conta 146 milioni di abitanti, può votare qualsiasi cittadino di età superiore ai 18 anni che non sia in carcere per precedenti penali.

Secondo la Commissione elettorale centrale, sono 112,3 milioni gli aventi diritto in Russia, in Crimea e nelle regioni dell’Ucraina “annesse” (Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia, Kherson); altri 1,9 milioni vivono all’estero. Sono oltre 8,5 milioni i russi che hanno fatto richiesta per accedere al “sistema di voto elettronico a distanza”, sempre secondo la Commissione elettorale. Ciò consentirà anche di votare all’estero, presso 295 seggi allestiti in 144 Paesi, tra cui l’Italia.

Il voto, che termina domenica 17, vedrà infatti confermare per altri sei anni il mandato del presidente in carica, sullo sfondo del protrarsi della guerra in Ucraina.

È la prima volta che il Paese va al voto per eleggere il proprio vertice da quando è iniziato il conflitto, ormai due anni fa. Altro primato, le presidenziali sono spalmate su tre giorni invece che su uno. E, infine, è la prima volta che numerose regioni (27, più la Crimea) potranno usare il voto elettronico. Entrambi gli aspetti hanno sollevato timori tra gli osservatori indipendenti per un possibile aumento di brogli e manipolazioni.

Gli altri candidati

Oltre a Putin, ci sono tre candidati registrati: il conservatore nazionalista Leonid Slutsky, il candidato del Partito comunista Nikolai Kharitonov e Vladislav Davankov, giovane uomo d’affari. Tutti sostengono l’offensiva russa in Ucraina e nessuno ha chance di intaccare il consenso del presidente. I critici del Cremlino sottolineano che il ruolo di questi tre politici è quello di incanalare il malcontento e dare un’apparenza di pluralismo al voto, in un momento in cui l’opposizione è stata decimata dalla repressione e dalla censura militare. Gli unici candidati contrari alla campagna in Ucraina, Boris Nadezhdin ed Ekaterina Duntsova, che avevano raccolto decine di migliaia di firme per le loro candidature, sono stati squalificati.

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