Spoleto , la’Cenerentola’ negli ambiti di Aree di Crisi Complessa

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Spoleto da sempre tenuta fuori da quella politica di programmi e riqualificazione e conseguente riconversione delle aree e dei settori colpiti dalla crisi.

Nessun passo avanti , nessun accordo di Programma di adozione dei PRRI – Progetti di Riconversione e Riqualificazione Industriale. Spoleto la Cenerentola dell’Umbria e del Centro Italia.

Cristo non si è fermato a Eboli , viceversa a Terni e Narni; milioni di euro che con tutta probabilità se saputi reinvestire risolleveranno le sorti industriali della Città del Tacito, mentre Barbarossa è al palo immobile ai blocchi di partenza.

All’interno di ciascuna Regione sono stati individuati i Sistemi del Lavoro Locali dentro cui operano imprese in difficoltà. Per ciascuna di queste aree sono stati definiti Progetti per la Riconversione e la Riqualificazione Industriale, con la declinazione di specifici interventi per il rilancio dell’area. Le aziende che versano in uno stato di crisi economica, a seguito di un accordo di programma tra gli stakeholder istituzionali (locali e sovra-locali).

Ad oggi sul sito Invitalia ecco come si presenta la mappa riqualificazioni e conversioni del centro-Italia nelle Regioni Marche,Umbria e Lazio

Riconversione e Riqualificazione Industriale dell’area di crisi di Livorno;

Riconversione e Riqualificazione Industriale dell’area di crisi di Frosinone;

Incentivi – Alla Merloni di Colle di Nocera ; Riconversione del polo siderurgico di Piombino; Riconversione e Riqualificazione Industriale dell’area di crisi di Rieti; Il Progetto di riconversione e riqualificazione di Terni-Narni; Il Progetto di riconversione e riqualificazione di Val Vibrata-Valle del Tronto Piceno; Il Progetto di Riconversione e Riqualificazione del Distretto Fermano-Maceratese.

Dopo il fallimento della Isotta Fraschini dell’ex patron Gianfranco Castiglioni (Ex Pozzi) ramo Alluminio e Ghisa con oltre 350 occupati e 4 anni di cassa integrazione.

La ex Cementeria di Sant’Angelo in Mercole, con oltre 130 occupati dal 2019 di proprietà della Colacem S.p.A. Gruppo Colaicovo con sede a Gubbio che ha annunciato la chiusura del sito e con gli ultimi 24 cittadini-lavoratori e tutto l’indotto interno con circa 20 autotrasportatori .

Le ex Fattorie Novelli , in attesa di riscontri e auguriamoci positivi in vista del prossimo Bando di vendita e con la sola Hoist Finance -ex Maran , rimasta sul territorio comunale ad operare, grazie soprattutto ai rappresentanti sigle sindacali dopo mesi trattative sui tavoli del Ministero del Lavoro.

Parlare oggi di Area di Crisi Complessa a Spoleto è un’utopia ! Siamo In netto ritardo sui tempi , qualcosa si poteva fare prima .

Sono stati anni durissimi , con pesanti pressioni sopratutto psicologiche che hanno coinvolto su intere famiglie, lavoratori senza più una dignità sociale.

Una Città trasformata che sprofonda sempre più giorno nelle sabbie mobili di politica disattenta non altruista al cospetto di una desertificazione industriale. e di una pecarità nel tessuto occupazionale che insiste inesorabile nella Valle Spoletana.

R/M

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