SPOLETO GESTIONE RIFIUTI, LA LEGA: la tariffazzione puntuale è l’unica soluzione per alleggerire gli importi che imprese e cittadini pagano

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Pubblichiano intergralmente il conunicato stampa Lega Spooleto

“Siamo sbalorditi dalla superficialità con la quale il Sindaco Sisti tratta argomenti importanti per i cittadini come l’aumento delle tariffe Tari per cittadini e imprese; Sisti ha infatti ribadito che la tariffazione puntuale non è utile, ma che si  debba puntare alla riduzione della produzione dei rifiuti”.

È chiaro che ci siano dei problemi per la raccolta differenziata e i dati ad essa collegati sono senza dubbio penalizzanti. 

Noi, contrariamente a quanto detto dal sindaco, crediamo però che sia opportuno cambiare punto di vista, andando a valutare la tariffazione puntuale come incentivo ad una minore produzione di rifiuti.

Questa misura permetterebbe finalmente di rispettare gli obiettivi indicati dall’Unione Europea e ad aumentare la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti, con una sensibile riduzione dei costi di smaltimento.

Chiaramente si andrebbe a migliorare anche la qualità dei materiali differenziati a livello locale e,quindi, a incrementare i corrispettivi Conai grazie alle maggiori quantità e qualità delle materie recuperate.

L’obiettivo dunque è quello ridurre sempre più la quantità di rifiuti prodotti pro-capite, permettendo al cittadino di vedere premiati i propri sforzi per aumentare la differenziazione dei propri rifiuti e, conseguentemente, ridurre la produzione di rifiuto indifferenziato;

Una dovuta considerazione è da fare pensando anche al decoro urbano;

con la riduzione dell’inquinamento prodotto dallo smaltimento e grazie all’uso dei bidoncini, è possibile infatti controllare il problema dovuto alla rottura dei sacchi.

È evidente che i territori che scelgono la tariffa puntuale hanno cominciato a mettere in commercio prodotti con minor presenza di imballaggi superflui; non si va  ad agire sulla grande distribuzione ma, piuttosto, a sensibilizzare la comunità ad acquistare prodotti con incarti riciclabili.

All’apertura del suo intervento, il Sindaco, ha parlato delle discariche e di come le ritiene un male per il territorio, dichiarando però alla fine dello stesso di essere in discussione con la Regione per rivendicare la proprietà della discarica di Sant’Orsola, utilizzabile per produrre energia e quindi trattata come beneficio per la riduzione dei costi.

Il problema è che lo stesso sindaco, il quale, come da prassi, riesce a smentirsi in pochi minuti  da solo, dovrebbe  presentare il piano di gestione post-mortem della discarica così da valutare se gli accantonamenti saranno sufficienti alla gestione di tutti gli aspetti previsti: smaltimento del percolato, gestione del biogas, manutenzione, controllo e sorveglianza, per una durata di 30 anni dalla chiusura.

È bene puntualizzare che durante e successivamente lo svolgimento del Consiglio comunale, una volta sentite le dichiarazioni della Dott.ssa Tedeschi, siamo stati contattati da vari titolari di imprese che hanno lamentato la mancanza di conoscenza per il Bando chiuso recentemente per l’esenzione Tari riferito alle attività economiche, ricordando peraltro che c’è una legge e più precisamente la Legge 5 agosto 2022 n. 118, entrata in vigore il 27 agosto 2022, che all’art. 14 cita:

“1. All’articolo 238 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, il comma 10 e’ sostituito dal seguente:

«10. Le utenze non domestiche che producono rifiuti urbani di cui all’articolo 183, comma 1, lettera b- ter), numero 2., che li conferiscono al di fuori del servizio pubblico e dimostrano di averli avviati al recupero mediante attestazione rilasciata dal soggetto che effettua l’attivita’ di recupero dei rifiuti stessi sono escluse dalla corresponsione della componente tariffaria rapportata alla quantita’ dei rifiuti conferiti; le medesime utenze effettuano la scelta di servirsi del gestore del servizio pubblico o del ricorso al mercato per un periodo non inferiore a due anni». […]”

Dalle risposte rese dalla stessa dirigente relativamente al codice a barre applicato sui sacchi dei rifiuti dalle utenze, risulta inopportuno non sapere il motivo per il quale vengano applicati e quali tipologie di dati vengano raccolti. 

Preparare questi codici a barre quanto costa alle utenze? Quante persone ci lavorano? Quanto tempo impiegano? Quanto incide il materiale di consumo? Quanto incide la consegna?

Si possono evitare questi costi? Questa schedatura rappresenta effettivamente i rifiuti prodotti annuali per le attività economiche che dal 2015 sono sottoposte a questa procedura? 

Se ciò fosse allora le imprese dovrebbero corrispondere per la parte variabile solo in merito ai rifiuti prodotti realmente e non per la superficie dei mq che nella maggior parte di alcune attività rappresenta esclusivamente calpestio.

Dai dati della CCIAA Umbria emerge infatti che nel Comune di Spoleto sono registrate 3956 attività economiche per l’anno 2022, ma stranamente nel PEF risultano 2.288 Utenze non domestiche.

Quali documenti possono aver presentato per l’esenzione i soggetti sono esclusi ? La modulistica è appropriatamente disponibile a tutti?

Abbiamo più volte chiesto, senza mai ottenere una risposta esaustiva, come si compongono i 7.895.000 € derivanti dalla gestione del VUS.

Crediamo che questa amministrazione debba fare chiarezza su molti aspetti, dando risposte puntuali a quei cittadini che oggi si ritrovano, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, a dover pagare cifre maggiorate per dei servizi non idonei.

Paolo Imbriani, consigliere comunale Lega

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