Il terremoto a Trevi si sente troppo: sfollati nursini sfollati di nuovo

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La decisione presa dalla protezione civile. Si aggiunge stress allo stress, ma se sei dipendente comunale puoi rimanere…

Il terremoto a Trevi si avverte in maniera troppo violenta, quindi… spostiamo i terremotati. La decisione, emblema tutto italiota della mancanza di coordinamento tra differenti livelli dirigenziali, è stata presa dalla protezione civile a seguito della scossa di magnitudo 4.8 registrata durante la notte tra il 2 e 3 novembre, con epicentro a Pieve Torina. Una quarantina di terremotati nursini, ospiti di una struttura ricettiva nel Trevano, questa mattina (4 novembre) lasceranno l’albergo nel quale risiedono da alcuni giorni per spostarsi alla volta di Terni. La motivazione? Il terremoto da quelle parti si avverte con troppa violenza e intensità. E così i terremotati, già stressati e sconvolti dalla catastrofe abbattutasi sopra le loro case e la loro città, dovranno sottoporsi ad un altro spostamento. Peccato, però, che anche a Terni le scosse si sentano in maniera nitida, proprio come a trevi o Spoleto. Peccato, inoltre, che l’albergo in questione non è stato affatto dichiarato inagibile e che, anzi, in questo momento ospita anche altre persone. Peccato infine, e soprattutto, che alcuni dipendenti del Comune di Norcia, anch’essi terremotati, rimarranno a Trevi per poter raggiungere più velocemente, ogni mattina, il proprio posto di lavoro nella città di San Benedetto.

Ma come? Non solo si sfollano gli sfollati da un albergo a un altro senza che il primo sia stato dichiarato inagibile, ma addirittura si differenziano i terremotati in due differenti categorie? In altre parole, le persone colpite dal sisma non possono vivere in prossimità delle zone in cui il terremoto si sente con troppa intensità, eccezion fatta per quei poveretti dei dipendenti comunali…?

Purtroppo, per quanto incredibile possa suonare, è proprio questa la realtà dei fatti, spiegabile solamente attraverso un’incredibile serie di incomprensioni fra alcuni terremotati e vari dirigenti della prociv. Che alla fine ha deciso per un nuovo trasferimento, ma solo (!) per chi non lavora in Comune.

Ad ogni modo, fanno sapere fonti vicine all’Ente comunale, già oggi (4 novembre) ci si metterà alla ricerca di una struttura da 2-300 posti letto, situata in una zona più vicina a Norcia. Anche se, con ogni probabilità, per i parametri della protezione civile gli sfollati non devono alloggiare in strutture ricettive troppo prossime alla zona rossa. A parte i dipendenti comunali, ovviamente.

Danile Ubaldi

www.spoletonline.com

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