Terremoto, via libera dal Consiglio dei ministri al nuovo decreto. Nella notte 75 scosse

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Obiettivo è snellire procedure e burocrazia per gli interventi. Disagi nelle tendopoli. Danneggiamenti alla cappella di Santa Rita da Cascia a Frascaro Il Consiglio dei ministri ha approvato, salvo intese, il nuovo decreto con misure per affrontare l’emergenza dopo il terremoto. Nel testo, a quanto si apprende, la nuova definizione del cratere del sisma e provvedimenti su agricoltura, scuola e beni culturali anche con l’obiettivo di snellire la macchina della burocrazia. Il testo dovrebbe essere pubblicato lunedì in Gazzetta Ufficiale.

Dall’opposizione Silvio Berlusconi ha ribadito la propria disponibilità al dialogo dopo il sisma ma ha anche invitato il premier a convocare un tavolo.  “Se prevenire i terremoti non è possibile – ha detto Berlusconi Silvio Berlusconi in un’intervista al Tg5 – è però doveroso fare tutto il possibile per andare incontro al bisogno delle vittime”. Berlusconi ribadisce la disponibilità a collaborare ricordando, però, come “il governo non abbia riunito ancora un tavolo, non ci ha detto come intende agire. Non si può perdere tempo”.

Intanto nella notte si sono registrate circa 75 scosse di terremoto (di magnitudo non inferiore a 2) tra Marche, Umbria e Lazio. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), la più forte è stata a 00:24 con magnitudo 3.4 ed epicentro vicino Preci (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata). Non si hanno al momento segnalazioni di nuovi crolli. Ieri nello stesso arco di tempo le scosse in zona erano state oltre 105, tra cui una di magnitudo 4.8.

Nuovi disagi dovuti a pioggia e fango si registrano nelle tendopoli delle zone colpite: così ad esempio a Norcia, e c’è ancora chi dorme in auto. E, da Legambiente ieri si è appreso che quasi il 90% delle scuole è costruito senza criteri antisismici.

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