6 modi per trattare gli acciacchi post sciata con i consigli di FisioScience

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Il divertimento e l’adrenalina che gli sport invernali come lo sci e lo snowboard sono in grado di dare ad amatoriali e professionisti vanno di pari passo con la possibilità di incorrere non solo in traumi, ma anche in dolori che insorgono in seguito alla performance.Nella foto , Paolo Tornieri

Paolo Torneri, fisioterapista e co-fondatore di FisioScience – la piattaforma di formazione per fisioterapisti oggi divenuta anche community – spiega come prevenire e trattare le problematiche post-sciata, con un occhio di riguardo alla preparazione atletica e alle protezioni che non devono mai mancare. 

Gennaio 2023 – Gli sport sulla neve,come sci e snowboard, appassionano ogni anno milioni di persone, sia amatori che professionisti: scendere lungo le piste innevate dona infatti una sensazione di libertà unica e una buona dose di adrenalina, mentre il paesaggio montano rappresenta una vera delizia per gli occhi. Questi fattori fanno sì che ogni anno gli impianti sciistici registrino un elevato numero di visitatori, appassionati che però possono anche dover fare i conti con la possibilità di incorrere in traumi, infortuni e dolori.

Di traumi ne esistono di vari tipi e si differenziano a seconda del proprio livello di preparazione. Si può infatti andare incontro a traumi diretti ed indiretti: i primi sono rappresentati ad esempio dalle semplici cadute, più frequenti negli sciatori amatoriali che spesso non si allenano durante l’anno. I secondi possono invece arrivare senza un vero e proprio contatto, spesso per i più esperti, come ad esempio le lesioni del legamento crociato anteriore. Per quest’ultimo trauma, in particolare, il tempo di ripresa è molto lungo e varia dai 9 ai 12 mesi.

Parola d’ordine: prevenzione

Paolo Torneri, fisioterapista e co-founder di FisioScience (https://www.fisioscience.it/), piattaforma che ha rivoluzionato il mondo della formazione dei fisioterapisti e che oggi vanta una grande community, sottolinea l’importanza della prevenzione per evitare infortuni e dolori post-traumatici. In particolare, Torneri suggerisce di scegliere sempre un equipaggiamento adeguato, che includa anche – oltre al classico caschetto – anche protezioni meno conosciute la conchiglia per il sacro ed i parapolsi. Altrettanto fondamentale è il rispetto delle regole come evitare il consumo di alcol prima della sciata, oltre ad una preparazione ad hoc con un allenamento progressivo e specifico. Questo, in particolare, deve essere focalizzato su forza, potenza e controllo neuro-muscolare.

I 6 step per affrontare i dolori post-sciata

Nonostante si faccia una buona prevenzione, non sempre i traumi sono evitabili. Inoltre, nel caso in cui si riuscisse ad evitare una caduta vera e propria, il dolore in seguito ad una giornata sugli sci o sullo snowboard è comunque quasi assicurato, soprattutto per coloro che non hanno seguito un allenamento ad hoc durante l’anno. Cosa fare allora in questi casi? Paolo Torneri suggerisce sette step da seguire ove si presentasse un trauma o un dolore post sciata:

  1. Esercizi defaticanti: i dolori post-sciata sono dovuti all’attivazione di alcuni muscoli durante la performance che non siamo soliti ad utilizzare. Ecco perché è consigliabile svolgere alcuni esercizi defaticanti, come l’uso della cyclette a bassa intensità o una passeggiata di almeno 20 minuti.
  2. Effettuare una compressione: in seguito ad uno sforzo muscolare può essere utile praticare una compressione ad esempio attraverso un bendaggio o dispositivi più specifici. Questa tecnica aiuta infatti a stimolare la circolazione sanguigna sostenendo lo sforzo.
  3. Una giusta dose di stretching: dopo una lunga giornata sulle piste un altro strumento che puoi utilizzare è lo stretching statico degli arti inferiori, superiori e dei muscoli del tronco. Post esercizio 5-10 minuti di stretching ti possono aiutare a ridurre l’indolenzimento muscolare che percepisci.
  4. Reintegrare carboidrati e proteine: per accelerare il recupero muscolare è fondamentale reintegrare i nutrienti più importanti, in particolare carboidrati e proteine. Questo passaggio risulta utile anche nel caso in cui si debba affrontare un’altra sciata nei giorni successivi, in modo da evitare un affaticamento ulteriore.
  5. Concedersi un momento di relax in una spa: non c’è niente di meglio che rilassare il corpo e la mente alle terme. Trascorrere del tempo in una spa può considerarsi, infatti, un modo per rilassare i muscoli e curare eventuali dolori.
  6. Rivolgersi ad un esperto se il dolore persiste: nel caso in cui il dolore persista e si mantenga sempre sullo stesso livello dopo le 48h, può essere opportuno rivolgersi ad un fisioterapista. L’esperto sarà così in grado di consigliare e indirizzare il paziente verso la terapia e l’allenamento più adatto.

“Tantissimi sono gli italiani appassionati di neve, sci e snowboard. Ma non bisogna temere lo sport immaginando di farsi male. Se ci si protegge e si rispettano le regole, il rischio di farsi male sulle piste è infatti ridotto. È però anche vero che i dolori che seguono una sciata sono del tutto normali e non patologici. Tenendo a mente questi consigli un recupero ottimale non solo è possibile, ma assicurato!” conclude Paolo Torneri.

A proposito di FisioScience

La piattaforma streaming di video lezioni per fisioterapisti FisioScience nasce nel 2018 da un’intuizione di Niccolò Ramponi, veronese classe 1994, con il supporto dei colleghi Valerio Barbari, Giandomenico Campardo, Stefano Diprè e Paolo Torneri: rivoluzionare l’obsoleto settore della formazione e dell’aggiornamento fisioterapici in chiave digitale con la possibilità – per studenti e professionisti – di accedere a un universo di contenuti didattici multimediali attraverso la sottoscrizione di un abbonamento annuale. Con oltre 58 video lezioni tenute da docenti ed esperti specializzati, 1300 fisioterapisti formati e una crescita al 2022 di oltre il +217%, FisioScience è accreditata dal Ministero della Salute e dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali e vanta la collaborazione con alcuni tra i più prestigiosi Istituti italiani tra cui l’Università di Verona, Politecnico delle Marche, Università dell’Insubria, Università di Sassari, Università di Roma Campus Biomedico.

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