Un anno di violenza. Nel 2022 sono state 120 le donne ussise, l’ultima il 24 dicembre scorso

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(RaiNews24) – Uccise alla vigilia di Natale, nel giorno della festa della donna l’8 marzo, tra le mura domestiche o per strada, accoltellate o colpite al petto con pistole e fucili. Uccise perché donne, alla ricerca della libertà da un rapporto violento e possessivo che di amore non ha nulla. 

Anche il 2022 è stato segnato dai femminicidi: 120 le donne uccise, di cui l’ultima in ordine temporale il 24 dicembre. Una scia di sangue che non accenna a fermarsi.

Secondo i dati del Viminale raccolti dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale della Polizia criminale, tra il 1° gennaio e il 18 dicembre in Italia si sono registrati 300 omicidi, con 119 vittime donne (120 se si conta Maria Amatuzzo, uccisa il 24 dicembre dal marito). 97 di loro sono state uccise in ambito familiare o affettivo; di queste 57 hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner. A ciò, dicono i numeri del Viminale, si aggiunge non solo l’aumento generale degli omicidi rispetto allo scorso anno che da 287 passano a 300 (+5%), ma anche quello delle vittime di genere femminile, che da 114 diventano 119 (+4%).

Una leggera flessione rispetto al 2021

Numeri dunque ancora altissimi, anche se si inizia a vedere qualche piccola flessione: i delitti commessi in ambito familiare o affettivo, da 141 scendono a 133 (-6%); calano anche le vittime di genere femminile che passano da 98 a 97 (-1%). Rispetto allo stesso periodo del 2021 diminuiscono inoltre sia il numero di omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 72 scendono a 62 (-14%), sia il numero di vittime donne, che passano da 65 a 57 (-12%). 

Cifre fredde che dipingono un quadro di orrore: solo tra il 12-18 dicembre 2022 risultano 7 omicidi, con 4 vittime di genere femminile, tutte uccise in ambito familiare o affettivo; di queste, 3 hanno trovato la morte per mano del partner.

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