Terremoto, Spoleto nel cratere nel peggiore dei modi possibile

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Nessuna agevolazione per chi non ha subito danni diretti. Morte di una realtà turistica
A questo punto, la notizia anticipata lo scorso 11 novembre da Spoletonline è ufficiale: anche Spoleto rientra nel “cratere” del sisma dello scorso 30 ottobre. Ma lo fa nella peggiore maniera possibile, dato che solo chi ha subìto danni diretti potrà godere delle agevolazioni fiscali, mentre il danno indotto non sarà minimamente preso in considerazione. Andando con ordine, è di ieri l’altro l’approvazione, da parte del Senato, del maxiemendamento al decreto legge numero 189/2016 riguardante gli aiuti, gli interventi e le agevolazioni per le zone terremotate. Un emendamento che, come noto, unifica in un solo documento gli ultimi decreti (il 189 e il 205). Quest’ultimo testo sarà definitivamente approvato dalla Camera entro il prossimo 15 dicembre e, di fatto, sarà convertito in legge.

Entrando nel maxiemendamento, si evidenziano alcuni provvedimenti che non lasciano spazio a dubbi circa la sorte che toccherà alla città del Ducato. Ad esempio, il comma 1 dell’emendamento numero 1.1000 recita chiaro e tondo: “Nei Comuni di Teramo, Rieti, Ascoli Piceno, Macerata, Fabriano e Spoleto le disposizioni di cui agli articoli 45, 46, 47 e 48 si applicano limitatamente ai singoli soggetti danneggiati che dichiarino l’inagibilità del fabbricato, casa di abitazione, studio professionale o azienda, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 con trasmissione agli uffici dell’Agenzia delle Entrate e dell’Istituto Nazionale per la previdenza sociale territorialmente competenti”.

Cosa significa? Molto semplice. Gli articoli 45, 46, 47 e 48 sono quelli che dispongono la sospensione di tutti i pagamenti, versamenti ed adempimenti tributari, nonché la sospensione degli adempimenti e dei versamenti dei contributi previdenziali ed assistenziali: la nuova legge estende, sì, tali agevolazioni anche a Spoleto, ma soltanto a quei soggetti danneggiati in maniera diretta, senza considerare in alcun modo il cosiddetto danno indiretto. Ciò vuol dire, in sostanza, quello che proprio Spoletonline aveva tristemente annunciato sei giorni fa, in un editoriale di critica nei confronti dei salamelecchi del sindaco Cardarelli verso le istituzioni, in primis la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini. Come si può, infatti, concedere lo stato di città terremotata a una realtà turistica come quella spoletina, senza poi andare ad aiutare, ad esempio, tutte quelle imprese ricettive, di ristorazione, di produzione tipica ed altro che, pur non direttamente, sono state distrutte dal terremoto sotto forma di crollo del lavoro? E il sindaco aveva anche ringraziato per tutto questo, imitato, pochi giorni dopo, dai cinque circoli del Pd di Spoleto… Ignoranza o incoscienza che sia, la città è allo sbando.

Purtroppo, poi, c’è anche dell’altro. L’emendamento numero 48.10, infatti, al comma 1-bis e 1-ter stabilisce che: “I sostituti d’imposta, ovunque fiscalmente domiciliati nei comuni di cui all’allegato 1 e 2, a richiesta degli interessati, non devono operare le ritenute alla fonte a decorrere dal 1 gennaio 2017 fino al 30 settembre 2017. La sospensione dei pagamenti delle imposte sui redditi, effettuata mediante ritenuta alla fonte, si applica per le ritenute operate ai sensi degli articoli 23, 24 e 29 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600. Nei Comuni di Teramo, Rieti, Ascoli Piceno, Macerata, Fabriano e Spoleto le disposizioni di cui al comma precedente si applicano limitatamente ai singoli soggetti danneggiati”. Chiaro, no? Tutti i lavoratori dipendenti residenti in uno dei Comuni compresi nel nuovo perimetro del “cratere” potranno chiedere e ricevere la cosiddetta “busta pesante”, tranne i Comuni di Teramo, Rieti, Ascoli Piceno, Macerata, Fabriano e Spoleto. Per questi territori, infatti, l’agevolazione si applica limitatamente ai soggetti danneggiati in maniera diretta.

Il nuovo testo, come detto, riceverà il via libera della Camera entro il 15 dicembre prossimo, senza ulteriori modifiche. In altre parole, a Spoleto il terremoto ha portato il peggio del peggio, sotto tutti i punti di vista. Chissà se a qualcuno verrà ancora voglia di dire “grazie”.

 

Daniele Ubaldi

www.spoletonline.com

 

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