In uno Stato democratico laddove vige la democratica libertà di parola, anche nei due rami del Parlamento e nella Aule delle Assemble legislative regionali l’ostruzionismo la fa da padrona.
Arrivare a manifestare la protesta mediante il digiuno è un atto di grande solidarietà e convinzione soprattutto per il trattamento e la leggerezza con la quale una Mozione non viene discussa in Aula. Una ‘Moda’ che vige all’interno delle Assisi parlamentari e in tutti gli ambiti di governo locale , l’abbandono dell’Aula al momento delle discussioni.
Una tattica ben architettata che offende non solo chi l’ha presentata ma, tutto il Popolo, considerato che coloro che occupano gli scranni sia nei due rami del Parlamento, Consigli regionali e comunali , sono stati eletti dal Popolo sovrano.
In ambiti legislativi , i Consigli Regionali seguono ognuno il proprio Statuto a questo , punto andrebbero tutti rivisitati e corretti. Non si può trascinare per mesi e mesi una discussione di una mozione la qualenei contenuti rappresenta l’espressione del volere di una parte del Popolo sovrano.
Questa tattica negli ultimi anni si è sviluppata anche nell’ambito del Consiglio regionale dell’Umbria.
Tante le mozioni mai discusse in Aula per mancanza del numero legale (assenteismo programmato).
Assenza stucchevoli e poco edificanti . vergognosamente anticostituzionali sotto certi aspetti veri e propri tradimenti nella fiducia espressa a coloro eletti dal Popolo sovrano.
A pagarne le spese i cittadini, presi in giro da soggetti che fanno il bello e il cattivo tempo seduti sugli scranni di Palazzo Cesaroni.
Perdite di tempo , accordi sotto banco una macchina legislativa poco edificante.
Sarebbe opportuno rivedere e tentare di snellire in tutti i sensi i lavori nelle aule legislative. Una mozione subire il costante rinvi. Al momento della sua presentazione e dopo tre rinvii la stessa per legge dovrebbe essere discussa in Aula, anche se numericamente manchi il numero legale dei componenti in Aula. Le battaglie politiche si vincono confrontandosi e non battendo in ritirata, indossando gli abiti della codardìa’ in chiave politica.
Rosario Murro