Spoleto, Ospedale San Matteo degli Infermi. Comunicato Stampa dei Consiglieri comunali: Dottarelli, Imbriani , Cretoni, Grifoni, Profili.

Come Consiglieri Comunali del centro destra, in questi ultimi mesi, più volte, e in diversi tavoli di lavoro, abbiamo incontrato la presidente della Regione Tesei e l’assessore Coletto.   Incontri da noi richiesti per fare il punto sulla situazione della sanità nel nostro territorio e per seguire da vicino la situazione dell’ospedale di Spoleto e la messa a terra del progetto Terzo Polo.

In tali frangenti abbiamo esternato la necessità impellente di rendere pienamente operativo il nostro ospedale come Dea di primo livello, riattivando la cardiologia H24 e garantendo la presenza di particolari figure specialistiche, migliorando dove possibile il progetto iniziale.

Lo abbiamo fatto senza clamori, consapevoli che il bene della salute sta al di sopra degli interessi di parte e dei facili populismi, e che ognuno deve operare, per quanto può, per ottenere l’obiettivo comune di riavere un ospedale in piena operatività.

Altri lo dicono ma poi, nei fatti, agiscono in maniera strumentale, anteponendo gli interessi di partito alle necessità della comunità.

Abbiamo notato, per esempio, sabato scorso, il camaleontico Sindaco Sisti, salire sul muretto antistante la palazzina Micheli, ed arringare ai presenti, grandissima parte dei quali addetti ai lavori, per dire il tutto ed il contrario di tutto. Lo ha fatto avvolto nella immancabile fascia tricolore che, in tale contesto, quale simbolo istituzionale, mal si armonizzava con le bandiere rosse dei partiti. Contornato principalmente da autorevoli personaggi del Partito Democratico, del Partito Socialista e della sinistra in generale, ha esaltato urbi et orbi la valenza del presidio in atto.  

Tra costoro, il dott. Marco Trippetti che cambia il vestito del suo ruolo, a seconda dell’occasione. Passa velocemente da quello di Presidente del Consiglio Comunale, a quello di medico; da quello di unico membro della Commissione Paritetica che ha elaborato il progetto del Terzo Polo ospedaliero, a quello di massimo dirigente del PD.

Per arrivare poi, dopo essere passati per “immacolati” ex consiglieri provinciali e regionali, al Segretario- Vice Sindaco Lisci che, pur avendo nel passato ricoperto sempre ruoli di responsabilità amministrativa, solo adesso si accorge delle carenze del nostro Nosocomio, scaricando dal bagaglio delle sue prevedibili intenzioni, solo una grande dose di ipocrisia.

Vorremmo dire a tutti questi esponenti illustri della sinistra: perché non avete mai organizzato presidi quando, in questi ultimi quindici anni, gradualmente e senza un minimo di pudore, la Regione, a guida Lorenzetti e Marini, ha spogliato il nostro ospedale di importanti servizi e personale, rendendolo vulnerabile e non più competitivo?  

Dove stavate allora, con le vostre bandiere ed i vostri proclami???          

Il Sindaco poi, in un passo accalorato del suo intervento, con un tono di ironica polemica, ha sollecitato noi consiglieri di centro destra a fare corpo comune con la maggioranza a difesa delle istanze avanzate.                                                                                                            

Vogliamo rassicurarlo sul fatto di non aver bisogno dei suoi asserviti inviti per portare avanti i legittimi e sacrosanti interessi della nostra città.                                                            

Lo stiamo facendo già da tempo, pungolando chi di dovere in maniera continuativa, e chiedendo risposte dirette.

Vorremmo rammentare al primo cittadino che il documento sulla sanità del nostro territorio, votato  all’unanimità dal Consiglio Comunale a dicembre del 2021, è scaturito da una mozione presentata dai banchi del centro destra, e non da quelli della maggioranza. Vorremmo ricordare al primo cittadino che il Vice Presidente del Consiglio Comunale, espressione dalla minoranza, è stato responsabilmente al suo fianco durante l’incontro ufficiale che Sisti ha tenuto con la Presidente Tesei sul problema ospedale.  Avrebbe potuto evitarlo, per lasciare solo a lui la responsabilità di un eventuale risultato deludente, ma così non ha fatto.

Affermiamo questo, carichi di quel senso di responsabilità istituzionale che, pur essendo noi espressione di una coalizione politica che vede nella governance regionale il proprio punto di riferimento, ci porta a considerare gli interessi della nostra comunità spoletina prioritari e al di sopra di ogni appartenenza ideologica.

Ecco perché, anche in queste ore, abbiamo richiesto nuovamente un incontro con la Presidente della Regione e con l’Assessore alla Sanità.                                                          

In tale occasione andremo a sollecitare ancora una volta una qualche soluzione alla mancanza del cardiologo h. 24 al San Matteo.   Siamo pienamente coscienti delle difficoltà che la Regione sta incontrando per individuare figure con simili specificità professionali, soprattutto perché dal concorso che è stato fatto per la cardiologia, nessuno ha accettato di venire a Spoleto.       

 Visti questi dinieghi continui, pur legittimando ogni azione tesa a salvaguardare il San Matteo, ci poniamo però una domanda: non sarebbe forse il caso di smetterla di dare del nostro ospedale sempre e comunque un aspetto di esagerata decadenza, di assoluta precarietà, di cronico pericolo? 

Esistono dei problemi?  Certo che sì!!!                                                                            

Lavoriamo allora tutti quanti insieme per cercare di risolverli, senza fare sconti ad alcuno, ma anche senza eccessivi allarmismi che potrebbero spaventare chi è chiamato poi ad operare nel nostro ospedale.                                                                 

Noi, per il ruolo a cui siamo stati chiamati, il nostro dovere lo faremo fino in fondo, mettendo in campo tutti gli strumenti persuasivi di cui siamo portatori.

E di questo, statene certi, informeremo sempre adeguatamente i nostri cittadini, che restano i nostri primi referenti.

Spoleto, lì 22 marzo 2023