Terremoto Umbria, Marche, Abruzzo e Marche parola d’ordine: affidiamoci a tecnici competenti e si ricostruisca con serietà”

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Terremoto, un dato è certo ; l’Italia non brilla per la sostanza e le capacità di pianificare e mettere mi nato attività di prevenzione e dopo le catastrofi quelle nella ricostruzion, come più che ampiamente dimostrato dalla storia recente.

IL nostro territorio  è sismico al centro per cento , quindi ad ogni terremoto , tutto si sbriciola sotto l’effetto delle Onde Sismiche , anche inferiori a quelle più alte. Agosto 2016 , Umbria Marche , Abruzzo e Marche , con  interi Paesi totalmente rasi al suolo, oggi solo accumuli di macerie, intere gruppi familiari e storie cancellate in pochi secondi.

Da noi il tempo e le risorse spesso si impiegano su tavole rotonde di come prevenire i terremoti, o addirittura chi è il soggetto più credibile che annuncia un Sisma.

Meglio se tute le risorse fossero impiegate  con geologi competenti ad istruire le popolazioni , e indirizzare  tutte le risorse ad organizzare con  esperti in geologia dei territori ,ingegneri, geometri, cantieri edili e fornitori e tutte le altre figure che ruotano attorno alla costruzione di una casa  o di un  palazzo secondo criteri antisismici e nella manutenzione e trasformazione dell’esistente secondo gli stessi criteri.

Un paio di giorni fa il dramma del terremoto a colpito Ischia. La scossa del 4° Grado ha letteralmente sbriciolato intere abitazioni. Due vittime e tanta gente recuperata sotto le macerie, l’allarme che un sisma poteva diventare una catastrofe era già stato lanciato molti anni fa. Purtroppo edificare case e palazzi  senza criterio e con materiali non adatti in zone altamente sismiche in Italia negli anni passati era di moda, oggi le conseguenze di scriteriati ammassi di edifici che non garantiscono la tenuta a scosse di terremoto non superiori a 3, 3.5 d’intensità.

In quegli anni dove l’onda cruenta della cementificazione , oggi  potrebbe rivelarsi  catastrofica , anche in altri comuni italiani.

Tutto questo è stato frutto di un’improvvisazione senza tener conto delle reali necessità, oggi si deve procedere ad operazioni di consolidamento e di prevenzione, abbattendo qualsiasi infiltrazione njel contesto malavitoso e speculativo  ad opera di imprenditori criminali.

Amatrice. Norcia, Arquata del Tronto, Castelluccio di Norcia, per citarne alcuni , oggi sono ancora invasi da tonnellate di macerie  da recuperare e smaltire, anche la macchina burocratica oltre a quella tecnica deve cambiare rotta, oggi in un territorio come l’Umbria , Marche , Abruzzo e Lazio, per non parlare di altre Regioni quali Campania e Sicilia, la macchina operativa in caso di calamità dev’essere immediata e precisa. Costruire punti di raccolta in ogni zona di Casette pronte ad essere allestite in caso di necessità, distrutta totalmente  , da poco ristrutturata e sulla quale si contava per un rifugio in caso di calamità a disposizione dei cittadini un impegno che lo Stato e le Regioni devono assumersi per la migliore gestione delle zone sismiche del Paese.

Dopo il sisma del 2016 , il terreno è diventato fertile per le critiche e dispute politiche sulle incapacità nella gestione del post-terremoto. Anche in Umbria si è scatenata una  campagna sui  ritardi e negligenze , un  bombardamento mediatico che non ha  risolto  i  problemi  di tante e tante famiglie e di tante persone con  attività commerciali totalmente rase al suolo dal tremendo sisma.

Tanti  coloro che hanno organizzato anche conferenze stampa affinchè i cittadini sappiano dei ritardi con i quali si sta procedendo ha ricostruire interi Paesi , mentre l’Italia si sgretola per incapacità e disonestà.

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