L’ultimo saluto a Fabrizio Cardarelli

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Oggi si sono celebrati  in Cattedrale a Spoleto i funerali di Fabrizio Cardarelli  officiati dall’arcivescovo Boccardo

 

La Cattedrale gremita da tante persone stamane il Duomo di Spoleto ai funerali di Fabrizio Cardarelli, il primo cittadino della città del Festival deceduto all’iprovviso l’altro ieri mattina presso la sua abitazione.“Era letteralmente abitato da una passione educativa, che lo ha condotto a prolungare le ore di insegnamento offrendo agli studenti ripetizioni gratuite presso il nostro Centro di pastorale giovanile a San Gregorio. Grazie per quello che sei stato e per quello che ci hai dato. Il Signore ti accolga nelle sue braccia di Padre misericordioso e ti doni la ricompensa della tua fedeltà e delle tue fatiche”.

Così l’arcivescovo della Diocesi di Spoleto – Norcia Renato Boccardo ha ricordato oggi il sindaco Fabrizio Cardarelli,

Tantissime le persone che hanno raggiunto la cattedrale per dare l’ultimo saluto al primo cittadino e stringersi intorno ai familiari di Cardarelli, in particolare alla mamma Maria, alla moglie Emanuela e ai figli Giulia e Carlo.

Molte le autorità presenti: la presidente delle Regione Catiuscia Marini, il Prefetto di Perugia, il Comandante generale dell’Arma dei carabinieri Tullio Del Sette, gli assessori e i consiglieri comunali di Spoleto e molti sindaci del territorio. 

“Anava Spoleto e la sua gente” così Mons Boccardo nell’omelia. Tanta passione  e tanta generosità in politica. Amava la sua gente”.

Ci mancherà il suo sorriso, la sua umanità, la sua cordiale attenzione, la sua voglia di fare, il piglio sicuro e deciso con cui affrontava i problemi, la semplicità e immediatezza del tratto, l’intensità del suo impegno per Spoleto,sempre al primo posto”.

“A Fabrizio il saluto dell’affetto, dell’amicizia e della gratitudine, ci torna spontaneo alla mente quel suo modo caratteristico di congedarsi, quando stringeva calorosamente la mano e diceva: ‘Tante, tante belle cose!’. Quel saluto lo rivolgiamo ora a lui, pregando che possa godere di tutte le ‘belle cose’ che il Signore Gesù riserva a quanti si sono affidati a lui ed hanno accolto e messo in pratica il suo Vangelo”.

La tumulazione e la lettera del Comune Al termine della funzione religiosa la salma è stata trasportata nel cimitero centrale per la tumulazione. “Ciao Fabrizio – ha affermato il vice sindaco Maria Elena Bececco leggendo una lettera firmata da tutta la Giunta – siamo qui per salutare l’uomo, abbracciare l’amico, accompagnare il primo cittadino per il suo ultimo tratto. Solo una persona come te è capace di lasciare la tremenda sensazione di vuoto che oggi sentiamo. Ora tocca a tutti riempire quello spazio largo ed esteso che con lealtà, coraggio, passione, tenacia e sincerità riempivi, ogni giorno, senza risparmiarti, in mezzo ai cittadini, nel luogo di lavoro e dentro le istituzioni. Ci lasci una bella lezione di vita e di politica: la tua incrollabile volontà di svegliare le coscienze per mettere insieme le donne e gli uomini di buona volontà nel segno di Spoleto e per Spoleto, un patrimonio che oggi spetta a tutti raccogliere come l’eredità più preziosa della tua testimonianza. Concepivi la politica unicamente come servizio e civismo gratuiti, ben distinti e lontani dall’interesse personale, dai giochi politici e dal tornaconto elettorale. Ci tornano in mente le lezioni che gratuitamente avevi deciso di offrire ai ragazzi della pastorale, un servizio assiduo mai interrotto, nonostante i molteplici impegni, affinché chiunque potesse avere una seconda opportunità. Le ricompense  più belle che desideravi ottenere erano il sorriso e la riconoscenza dei cittadini. Grazie al tuo spirito battagliero, in questi anni abbiamo superato insieme difficoltà, criticità ed emergenze, abbiamo intrapreso nuove strade e sviluppato progetti  importanti per la crescita della città e per il bene della nostra comunità. In ogni sfida che ti si presentava, per quanto difficile e complessa, il tuo primo pensiero era sempre rivolto al cittadino e alla persona, con un’ intensità maggiore quando avevi di fronte i cittadini più bisognosi. Nei tuoi pensieri, nelle tue parole e nelle azioni non è mai mancato il riferimento ai tuoi cari genitori, a tua sorella, alla donna e ai figli che hai tanto amato, ai quali oggi,  ci stringiamo insieme all’abbraccio di tutta la città e di tutte le istituzioni. Faremo di questi tuoi valori il nostro impegno quotidiano, accompagnati dal tuo contagioso e inconfondibile sorriso. Ciao Sindaco”.

 

 

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