Matteo Messina Denaro , imprecava sul trentennale della Stage di Capaci

(www.rainews24.it).- “Ed io qua sono bloccato con le quattro gomme a terra”, si concludeva così un messaggio audio – estratto dagli investigatori, da una chat Whatsapp tra lui ed una paziente conosciuta durante la terapia oncologica – il boss Matteo Messina Denaro: imprecava perchè a causa del trentennale della Strage di Capaci, in cui morì il giudice Falcone, era rimasto bloccato nel traffico

La sua voce, registrata lo scorso 23 Maggio, dove Denaro esprimeva il suo fastidio: insulti, improperi, l’irritazione, tutta nella conversazione incisa con uno Smartphone. 
Il testo delle conversazioni del boss è stato anticipato al Corriere della Sera dalla trasmissione “Non è l’Arena”, che questa sera su La7 farà ascoltare diverse chat vocali inviate dal capomafia a due amiche. 

“Mi sento abbandonato”
In altre registrazioni audio – riporta l’Ansa – Messina Denaro, che non avrebbe rivelato alle donne la sua identità, raccontava loro della sua malattia e si confidava: “Mi sento abbandonato, come un randagino con una gamba spezzata in mezzo a una pozzanghera durante questa notte di Natale: tutto questo per me è squallido ed avrei bisogno di affetto. Ma è giusto elemosinare affetto?”, scriveva.
 

In uno dei messaggi il boss – che aveva raccontato di essere un “imprenditore divorziato”, riferisce di un desiderio espresso dalla madre: “C’è Anna, sarebbe la ragazza che sta assieme a mia madre, ieri sera mi cerca ha trovato un foglio scritto di pugno di mia madre. Si rivolge a me e dicendo che quando sarà morta – continua il boss con una donna al telefono – al suo funerale ma chi lo dice che io muoio dopo di lei, lei non lo sa questo, ma lo so io – commenta ancora – vuole la banda musicale che deve suonare un unico motivo la marcia del kaiser quella che fanno a Vienna per il capodanno”. 

“E quindi – concludeva Messina Denaro – ora vuole sta cosa ed allora si deve fare perché le volontà delle persone si mantengono”.