Falsa l’autodichiarazione sui congiunti, un caos senza fine….

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Diciamola tutta: la non semplice quarantena per il Coronavirus che dura da quasi due mesi oltre al rimanere nelle mura di casa (o prendere aria a due passi dalla propria abitazione) ci ha messo in totale confusione, psicologica e mentale.

Il timore di rimanere senza lavoro ed alle prese con una crisi economica che ad oggi risulta complessa, considerando il dubbio di non comprendere alla lettera i continui Decreti DPCM emanati dal Premier Conte, spesso troppo complessi, occorre cimentarsi con le continue modifiche relative alle Autodichiarazioni per quando si mette piede fuori di casa.

Nel nostro Paese ogni essere umano necessita fare spesa, andare in farmacia od in ospedale. E come si sposta? Con il proprio mezzo. Oppure con i mezzi pubblici, all’interno dei quali, con mascherina e guanti, occorre mantenere la distanza di 1 metro dagli altri viaggiatori, come da norme. Portando l’Autodichiarazione in tasca e ricordando che dal 4 Maggio sarà possibile fare visita ai Congiunti.

E se l’autodichiarazione in tasca non è quella giusta? Poco male, all’Alt delle Forze dell’Ordine si mostrerà il modello in possesso e, se errato, le Forze dell’Ordine forniranno l’ultimo pubblicato dal Ministero degli Interni, che dovrà essere poi compilato.

Il vero problema per la novità sulla possibilità di visitare i Congiunti nasce dal 30 Aprile.

Un giorno nel quale ha avuto inizio la condivisione, specialmente tramite Whatsapp, della nuova Autodichiarazione…. fasulla però …. riportante una ulteriore clausola rispetto all’ultima tradizionale: “Incontro con i Congiunti (come previsto dall’art. 1, comma 1, lettera a) del Decreto Presidente Consiglio dei Ministri del 26 Aprile 2020)”.

Questa Autodichiarazione ad oggi risulta FALSA.

L’ultima Autodichiarazione è quella che si conosce. In foto al presente articolo (da non sbagliare con quella fasulla).

In sunto … chi dovrà recarsi dal Congiunto – all’interno della sola Regione – dovrà scrivere, salvo differenti disposizioni dal Ministero (ad oggi non ricevute), “Assistenza ai Coniugi”.

A differenza basterà un semplice foglio scritto di proprio pugno, firmato e datato, dove viene dichiarata la località e l’indirizzo di partenza ( la propria residenza ) e la località di arrivo per assistere i Coniugi.

Ricordando che si potrà fare quanto sopra riportato dal 4 Maggio prossimo. Non prima.

RMG

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