Spoleto: Ospedale San Matteo degli Infermi, centro anti -Covid. La partita si giocherà sui tavoli del buon senso della politica

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Ospedale San Matteo struttura Covid? Un punto di riferimento per tutta l’Umbria, nelle emergenze  per combattere  i contagi da pandemia? Cosi’ sembrerebbe,   se cosi’ fosse  segnato il destino  del nosocomio della città del Festival.

Una decisione che ha lasciato a bocca aperta non solo la politica locale  ma, soprattutto  un’intera città.

Bisogna tornare indietro di un po’ di anni ’ l’Ospedale San Matteo oggetto ha dovuto subire “scorribande piratesche”  che hanno portato a caarenze nei Reparti   del  personale medico e paramedico. 

Una sorta di ‘goccia Cinese” che   giorno dopo giorno ha lesionato irrimediabilmente  la struttura del Nosocomio spoletino  che ha sempre  fatto la sua parte e rappresentato l’eccellenza  all’interno di quella  imnportante particella  nel settore Sanità Umbra.

La Politica   si è mobilitata ,  alla notizia,   il flashmob , in pria linea con il Sindaco di Spoleto De Augustinis, pronto , ha rispedito alla ‘mittente’ la proposta , poi  i tanti comunicati stampa della politica, così come quelli di 10 anni fa.

Sono anni   che l’Ospedale spoletino San Matteo degli Infermi è sotto la lente d’ingrandimento , da sempre  la struttura è oggetto di particolari  cambiamenti , sembra una sfida a braccio a braccio ferrro , inziata qualche anno fa tra il San Matteo degli Infermi e il San Giovanni Battista di Foligno , protagonisti anche se baciati dalla Santità.

Spoleto anche negli anni passati ha risposto sempre e puntualmente a paventate chiusure  con  raccolta firme , riunioni, colpa di un sistema burocratico   che va ben oltre ogni logica a discapito dei diritti e   tutela della Salute dei cittadini.

Che il San Matteo degli Infermi possa essere stravolto nella sua identità di Ospedale della Città di Spoleto è un atto ingiustificabile e se ciò accadesse sarebbe un altro duro colpo ad una Città in altri ambìti già depredata.

Il San Matteo degli Infermi si trova all’interno di un territorio comunale vastissimo. Decidere sulla ’Stazione Sanitaria ’, non deve nascondere e passare inosservato del rischio di una  paventata   chiusura  del  punto nascite , mettendo anche a rischio il reparto di Pediatria perché mancano i medici e non solo , anche la chirurgia robotica è in grande pericolo, tutti servizi che con tutta probabilità saranno prenderanno la strada per Foigno al San Giovanni Battista.

Insomma , i temi da affrontare sono tanti l’augurio che in prospettive future ai tavoli dlle prossime riunioni emergano responsabilità e il buon senso: quei tavoli importanti che scottano.

Rosario Murro

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