E se lo dice lui bisogna crederci. Papa Francesco nell’inteso incontro con i lavoratori dell’Ilva di Genova, alza l’asticella e indica la priorità del lavoro oggi negata.
Un colpo verbale ben assestato da parte di Bergoglio , rivolto a tutti gli imprenditori e lavoratori , esaltando la dignità dell’uomo e ponendola al primo posto .
“Senza lavoro l’umanità è debole , facile preda di sfruttatori e di gente di malaffare” Secondo papa Francesco l’imprenditore è al centro di tutto il sistema , oltre che produttivo anche si solidarietà nei confronti dei suoi operai, nel bene e nel male la presenza costante accanto ai propri lavoratori diventa fondamentale in tutti i sensi.
Le paure inducono spesso a non parlare, garantire il pane alla propria famiglia è necessario, adoperarsi in azioni di protesta potrebbero mdeterminare anche il licenziamento.
Affinché si possa sostenere tali situazioni , gli imprenditori allora si trasformano in speculatori con gravi conseguenze su tuta l’economia ,”non c’è buona economia se non ci sono buoni imprenditori” e di conseguenza la dignità dell’uomo.
La strada opposta a quella di chi propone la via facile, ma insostenibile e fondamentalmente sbagliata, dell’assistenzialismo.
Per questo, c’è però bisogno di una classe imprenditoriale visionaria che abbia la volontà di tornare a esercitare una leadership responsabile dentro le comunità in cui opera. Lavoratori e sindacati c lavoratori insieme , lungimiranti che abbiano voglia di mettersi in gioco.
Una svolta a quella politica di oggi, un’azione coraggiosa e pietra dopo pietra costruire un contesto omogeneo , istituzionale che rafforzi tutti coloro i quali credeno nel lavori dell’uomo e vogliono partecipare alla costruzione del nostro futuro comune.
Rosario Murro
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