Elezioni Regionali : Umbria , Catiuscia Marini riconfermata Governatrice del Cuore Verde d’Italia

Catiuscia Marini riconfermata Presidente della Regione Umbria, il dato è ufficiale ! Il centro Destra esce battuto con Ricci  . Alle ore  7.25. 795 sezioni su 1092. Catiuscia Marini 43,14 %(134mila e 53 voti), Claudio Ricci 38,95% (121mila e 56 voti).

 

Delusione  – In molti credevano di poter cambiare ,  in tanti  devono ricredersi ,  ancora una volta  la Sinistra festeggia la vittoria .Sostanziale l’assenteismo alle urne che ha superato ogni limite.

I cidsdatini sfiduciati nella percentuale del   non si sono presentati ai Seggi

Ancora una volta lapolitica ha fatto Flop!  La decima legislatura Regionale Umbra ,  sarà governata dalla Sinistra  , aspettiamoci le solite  Zuppe!

 

Gli Sconfitti – Peccato per  i Candidati del Centro Destra , i  salti ad ostacoli da un partito, soldi buttai  in campagna elettorale (Cene , Convegni, Incontri , Rappresentanza , Manifesti etc….  oggi il Voto degli umbri  ha dimostrato  che in Umbria non si vuo, cambiare , colpa anche sei Nomi in alcune liste con personaggi , masticati e già vomitati dalla Politica ,  oggi si ritrovamo solo con un pugno di mosche tra le mani .

 Non essere eletti è stato  un enorme Smack!  Da domani  ognuno rientrerà nei propri ranghi professionali , e speriamo che ripongano definitivamente Sogni Politici elettivi.

Del resto, c’è un limite enorme ed evidente di “qualità dell’offerta politica”, con candidature francamente improponibili, riciclati della vecchia politica, giovani senza né esperienza né talento, impresentabili ed ineleggibili, trombati e tromboni, cartonati e foglie di fico. C’è una schizofrenia delle alleanze, una frammentarietà della proposta politica, un utilizzo strumentale degli accordi, uno strategismo esasperato. C’è, insomma, l’idea che gli italiani siano così assuefatti e disillusi da ingoiare tutto e che per inerzia continuino ad applicare all’infinito la logica del meno peggio. Mezza Italia, invece, si è stancata. Parlare solo all’altra metà è giusto, tecnicamente parlando. Ma molto, molto pericoloso.

 

Astensione e Sfiducia- Il fronte di coloro intenzionati ad ignorare il dato dell’astensione è piuttosto composito: ci sono quelli che semplicemente pensano che non sia un problema (e che citano ogni venti minuti il modello anglosassone), quelli che vogliono impedire che il dato “inquini” il valore del test elettorale, quelli che liquidano il non voto come risultato di anni di qualunquismo e quelli che non avrebbero più scuse nel caso in cui il trend si invertisse una buona volta.

Il Dialogo assente – La politica dovrebbe tornare a parlare alla gente che non va più a votare, dicono altri. Frase fatta, né più né meno delle precedenti, a rigor di logica, considerando che le cure proposte sono sostanzialmente “omeopatiche”. Le domande, invece, restano. Perché la gente non va più a votare? E perché dovrebbe? E, in fondo, importa a qualcuno?

Soprattutto perché le Regionali dovrebbero “a rigor di logica” interessare maggiormente i cittadini, che dovrebbero percepire come “concreto, reale, continuo” il lavoro degli amministratori regionali. Non è così, non lo è più, almeno.