Pd, Schlein: “Il decreto lavoro è una sentenza di condanna alla precarietà”

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(www,rainews24.it) – “Ruba il futuro alle prossime generazioni” sostiene la segretaria dem. “Con questo decreto i lavoratori saranno più ricattabili”

Il decreto sul lavoro annunciato per oggi “è una provocazione insopportabile. Ruba il futuro alle prossime generazioni ed è una sentenza di condanna alla precarietà”. È duro l’attacco della segretaria del Partito democratico Elly Schlein al provvedimento del governo Meloni in discussione oggi in Consiglio dei ministri. “Con questo decreto i lavoratori saranno più ricattabili”, afferma la leader dem intervistata dal quotidiano La Stampa.  “Si parla di estendere i voucher e liberalizzare i contratti a termine, è l’esatto contrario di ciò che serve”, argomenta Schlein, che spalleggia la proposta del segretario della Cisl Sbarra riguardo a nuove tasse sulle rendite.

“Serve una redistribuzione”, perché “l’idea di abbassare le tasse a tutti – dice – nasconde la volontà di abbassarle ai ricchi, facendo mancare le risorse e i servizi ai poveri”.   “Limite ai contratti a termine, legge sulla rappresentanza, salario minimo, poi abolizione degli stage gratuiti”: queste le ricette per l’occupazione che arrivano dal Pd di Schlein per dire “basta al lavoro povero e al lavoro precario”.

Poi la segretaria dem sottolinea: “In Spagna hanno limitato i contratti a termine con un patto tra imprese e sindacati, la direzione è questa”.  Sul contrasto alla povertà, la segretaria del Pd sostiene che “il governo Meloni ha come priorità fare uno spezzatino del reddito di cittadinanza per piantare bandierine ideologiche negli occhi delle fasce più fragili”. E aggiunge: “La destra pensa a contrastare i poveri, non la povertà”.  

Contro la denatalità, osserva “se pensano che bastino gli incentivi fiscali, non hanno capito nulla”, avverte Schlein, che indica i “contratti che durano uno o due mesi” come il vero problema di chi non fa figli. Con il Movimento 5 stelle sente il bisogno “di provare a unire le forze nelle nostre differenze sui terreni di battaglia comune”, e ad esempio cita “il contrasto al progetto Calderoli di autonomia differenziata”.

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