I Tartassati!Quali e quante tasse si pagano in Italia

Un viaggio nel Mondo delle tassazioni in Italia. Sono in tanti a chiedersi quante e quali tasse si pagano in Italia. La risposta è tante, troppe: quasi un centinaio. E visto che sono in pochi a pagarle, le tasse sono altissime.

Ma vediamo nel dettaglio quali e quante tasse si pagano in Italia.

A pesare di più sui portafogli degli italiani sono senza dubbio Irpef e Iva, poiché vengono pagate da tutti i cittadini, che siano imprenditori, liberi professionisti, dipendenti privati o pubblici.

Per quanto riguarda l’Irpef, si parte da un’aliquota del 23% per le fasce più basse, fino ad arrivare al 43% per chi ha redditi superiori a 75.000 euro annui.

L’Iva è compresa nel prezzo di vendita dei beni, con tre aliquote sono: 4%, 10% e 22%. Le aliquote più basse vengono applicate solo su pochi beni di prima necessità.

L’Irap, l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive, è l’incubo di chiunque abbia una partita Iva, quindi imprenditori, liberi professionisti, società. Viene calcolata sul valore della produzione netta e ha un aliquota che va dal 4,25% al 8,50%.

Il bollo auto: per le auto di potenza superiore ai 185 Kw si pagano 20 euro in più per ogni chilowatt superiore al limite.

Il canone Rai deve essere pagato ogni anno da chiunque possegga un televisore, anche se non guarda i programmi della Tv di Stato, è pari a 90 euro.

Le imposte addizionali energia elettrica, perché non si paga solo il consumo effettivo, ma ci sono anche altri due tipi di imposta: quella erariale e l’addizionale regionale. Spetta da pagare a chiunque consumi energia elettrica, quindi sia imprese che privati.

L’imposta di bollo sui conti correnti viene addebitata direttamente sui conti correnti (sono 34,20 euro all’anno) che abbiano una giacenza media annua di 5.000 euro.

L’IMU, l’Imposta Municipale Unica, é una tassa patrimoniale che si paga sul possesso della casa. Senza dubbio risulta tra le più odiate dagli italiani, i quali hanno pensato di investire magari all’estero così da non pagare l’IMU. E invece abbiamo anche la tassa sugli immobili all’estero, e il costo si calcola come l’IMU.

La Tobin Tax, tassazione applicata su azioni e prodotti derivati, che forse sarà sostituita (casomai dovesse essere approvato il disegno di legge) dalla Raider Tax, una tassa sulla speculazione in Borsa e sulle criptovalute.

L’imposta di registro è una tassa che si deve pagare per registrare qualsiasi documento.

La Tari, l’imposta sulla raccolta dei rifiuti. Questa è spesso una delle tasse che più fa indignare gli italiani, infatti, sono sempre più numerosi i cittadini che chiedono il rimborso della Tari per disservizio.

Le accise sono le imposte che fanno gonfiare i prezzi della benzina, del gas, da cui vengono esosi ricavi. Le accise sulla benzina hanno generato incassi 33,8 miliardi nel 2018.

Dal prelievo sui tabacchi, lo Stato si è assicurato 10,5 miliardi nel 2018, mentre dalla tassa su giochi e lotto 13,9 miliardi nel 2018.

Ce ne sono anche alcune decisamente singolari, ad esempio abbiamo una tassa regionale sulle emissioni degli aeromobili, un’imposta sugli spiriti (cioè la distillazione di alcolici), sui gas incondensabili.

C’è tutto un filone di tasse, poi, che riguardano i sovrapprezzi imposti alla dogana (ad esempio sui fiammiferi e sui sacchetti di plastica non biodegradabili).