L’Europa preme. Saldare il debito. Aumenti in vista

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Pronta la ‘Mazzata’ con aumenti in vista .come l’Europa desidera. Ad essere colpiti , fumatori e come al solito gli automobilisti. Una prima fase di un mini giro italico , con la prima tappa decida dal premier Gentiloni e dal ministro dell’Economia Padoan.

Il grido di battaglia: tranquillizzare Bruxelles , soprattutto i mercati e mettere in atto la manovra per evitare sanzioni. L’Italia già in castigo e dietro la lavagna , deve liberarsi  da questa ‘punizione’, l’Europa lo pretende onde evitare l’aumento del differenziale (spread) tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi.

Un out-out che non prevede più nessun tipo di ritardo. Una tabella di marcia per aggiustare i conti con una “manovra bis”; la seconda ‘tappa’ prevede incamerare un bel po’ di soldi  (un prestito concesso dall’Europa all’Italia, alla fine saranno gli italiani a pagarlo con gli aumenti),  obiettivo  recuperare quei 3,4 miliardi chiesti dall’Ue (anche se l’Italia spera che il tutto si riduca a circa 2,5 miliardi).

La Manovra:

Con l’ aumento   delle accise su tabacchi e carburanti   si prevede di recuperare 1,5 mld.  Rimane in ballo la questione IVA , l’ex Premier Renzi e l’attuale Gentiloni contrari , se aumenterà   dall 22 al 25 per cento  e solo nel 2018 dovrebbe portare nella casse un altro miliardo di euro.

I 2,5. miliardi sarebbero raggiunti  ma di altri tagli si parla  attraverso un nuovo programma di spending review (Revisione della spesa pubblica). A rischiare, al momento, sono soprattutto alcuni crediti d’imposta settoriali, trovando così altri 100-150 milioni di euro, per arrivare a una cifra consistente: circa 700 milioni razionalizzando i budget delle amministrazioni fiscali. Per un totale di 3,2 miliardi di euro.

 

Rosario Murro

 

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