Tasse: approvate le aliquote. Pd attacca: si poteva fare di più

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Risponde Cardarelli: Limitati i danni, visti i debiti lasciati in eredità…

 

Sono state approvate ieri in consiglio comunale le aliquote 2015 dell’Irpef, della Tasi, dell’Imu e della Tari. Nessuna novità rispetto allo scorso anno per l’imposta sul reddito delle persone fisiche: la quota sarà ancora dello 0,80% con la soglia di esenzione fissata sui 10.000 euro.

Stesso discorso per il tributo per i servizi indivisibili, che rimarrà allo 0,25% (relativamente agli immobili destinati ad abitazione principale e relative pertinenze, escluse le categorie A1, A8, A9) e allo 0,10% per gli immobili rurali classificati nella categoria D10 e nelle altre categorie catastali con annotazione di ruralità.
L’unico cambiamento arriva dall’imposta municipale propria, con l’introduzione dell’aliquota dello 0,76% sui terreni agricoli. Confermati invece i dati sulle altre categorie: per la prima abitazione e sue pertinenze l’aliquota è dello 0,60%, per le abitazioni concesse in uso gratuito a parenti in linea retta di primo grado (genitore-figlio/figlio-genitore) e sue pertinenze è dello 0,70%, per gli immobili concessi in locazione a canone concordato regolarmente registrati è dello 0,85%, per gli immobili di proprietà dell’Ater e delle cooperative edilizie a proprietà indivise assegnati ai soci è dello 0,46%, per le aree fabbricabili è dello 0,81%, per gli immobili ad uso produttivo classificati nella categoria catastale D dello 0,97% (0,76% a favore dello Stato e 0,21% a favore del Comune). Per tutti gli altri immobili esclusi dalle tipologie indicate, invece, l’aliquota è di 1,06%. Come già annunciato nei giorni scorsi durante la prima commissione consiliare permanente, per la tassa sui rifiuti (qui tutte le categorie http://www.comunespoleto.gov.it/wp-content/uploads/2015/07/tari-modificato_22_07_20151.pdf) il conto della bolletta scenderà in media del 13%, grazie ad una riduzione di 1.2 milioni di euro per il servizio di gestione rifiuti.

L’attacco del Pd. In fase di discussione non sono mancate le scintille. Le decisioni dell’amministrazione sull’Irpef, per esempio, sono state al centro dello scontro tra il Partito democratico ed il sindaco Fabrizio Cardarelli. “Si poteva fare sicuramente di più – ha affermato il consigliere Massimiliano Capitani – considerando che i conti del Comune stanno migliorando. Per esempio, si poteva aumentare la soglia di esenzione dal pagamento portandola magari a 12 mila o 15 mila euro, viste le difficoltà dei lavoratori e di tante famiglie del territorio. Sarebbe stato un segnale importante”. Dello stesso parere il capogruppo Dante Andrea Rossi. “Apprezziamo il lavoro svolto dal dirigente finanziario Claudio Gori e dal presidente della commissione Stefano Proietti – ha spiegato l’esponente del’opposizione – ma ci aspettavamo un sforzo in più viste le difficoltà vissute dai nostri concittadini”.

Cardarelli e Pula. La risposta del primo cittadino non si è fatta attendere. “Con la situazione contabile che ci ritroviamo ed i tagli ai trasferimenti del Governo – ha detto – non possiamo fare altro che limitare i danni. Possiamo intervenire soltanto sulla tassa sui rifiuti: il bilancio è bloccato, abbiamo poca possibilità di scelta. Dobbiamo poi risolvere il disastro relativo al buco di bilancio. Stiamo cercando di venir fuori dai debiti che ci sono stati lasciati. È la verità e i numeri sono inoppugnabili. La sensibilità verso le persone in difficoltà l’abbiamo messa in campo non tagliando alcuna risorsa al sociale e alla sanità”. Anche l’assessore al bilancio Agnese Pula si è voluta togliere un sassolino dalla scarpa. “La precedente amministrazione, pur potendo contare su un’ampia disponibilità di trasferimenti, ha creato un grande disavanzo, causato da una cattiva gestione, alzando le aliquote quasi al massimo. Noi invece questo buco lo stiamo riducendo, anche se con molta fatica”.

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Filippo Partenzi

 

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