Legalizzare l’uso della cannabis. Servire sul piatto d’argento altri introiti alle mafie

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Tra i giovani dilagano le nuove sostanze psicoattive. Quel che deve spingerci a migliorare la loro vita non è autorizzare l’uso della Cannabis , ma colmare il loro disagio che c’è dietro la loro vita.

Le statistiche dicono che nel 2020, rispetto al 2019 ,  si è registrato un incremento di circa l’8% di sequestri droga, mentre il nuovo governo tedesco ha scelto diliberalizzare l’uso della cannabis. In Italia si accende il dibattito per valutare, ma necessita di una maggioranza in parlamento, dopo un’attento lavoro istruttorio.

Le statistiche dicono che i decrementi nel consumo di quasi tutte le sostanze, sono in ribasso ad eccezione della cocaina, delle droghe sintetiche e della cannabis.

Nel 2020 sono state sequestrate quasi 13 tonnellate. Riguardo alle droghe sintetiche il dato dei sequestri è del +13,9%”. Ad assumere sostanze stupefacenti , le statische confermano c che i giovani tra 15 e 19 anni di età il 19% ha assunto sostanze psicoattive illegali.

Negli ultimi 6 anni la polizia stradale ha effettuato controlli su oltre 7mila conducenti e più del 10% sono stati sanzionati per guida sotto effetto di stupefacenti.

Tuttavia rispetto al biennio 2017 e 2018, quando i sequestri arrivavano a 120 tonnellate di stupefacenti, si è rilevata una tendenza a riduzione stimata in 70 tonnellate

Rispetto al 2019, si è registrato nel 2020 un incremento di circa l’8% di sequestri droga. Tuttavia rispetto al biennio 2017 e 2018, quando i sequestri arrivavano a 120 tonnellate di stupefacenti, si è rilevata una tendenza a riduzione stimata in 70 tonnellate.

I sostenitori della legalizzazione prevedono una riduzione di diverse attività criminose, al contrario legalizzare l’uso della Cannabisi significherebbe servire sul piatto d’argento altre occasioni di guadagni illeciti alle organizzazioni criminali.

La maggiore diffusione di una sostanza psicoattiva potrebbe ingenerare un aumento di alcuni reati anche di natura violenta, mentre i fautori della legalizzazione sostengono che la disponibilità di una sostanza ricreativa legale possa da un lato diminuire le interazioni dei consumatori con esponenti della criminalità organizzata – con tutti i rischi che ciò comporta – e dall’altro vi sarebbero anche benefici indiretti in virtù delle risorse di polizia liberate che potrebbero essere destinate ad altre attività di contrasto al crimine.

Rosario Murro

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