Elezioni regionali, PD primo partito. Todde: “In Sardegna ha vinto il progetto”

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(www.rainews24.it)Saranno assegnati i 60 seggi: 11 al Pd, 7 al M5s e Fratelli d’Italia. Manca (M5s) è la più votata con 8mila preferenze. Eletta anche Camilla Soru (Pd) che “correva” in opposizione al padre Renato. Meloni-Salvini-Tajani: “Consensi non sono calati”

Mentre la neo-eletta presidente della Sardegna promette di tingersi coi colori della bandiera una ciocca di capelli in diretta Rai (come aveva preannunciato a “Un giorno da pecora”), arriva il dato parziale dalle 1825 sezioni scrutinate su 1844: Todde allunga la distanza dal suo avversario diretto Paolo Truzzu, lei al 45,4% e lui al 45%,mentre Renato Soru si ferma all’8,6%, e Lucia Chessa sempre all’1%.

“Ha vinto il nostro progetto e dimostra che un’alleanza Pd e M5s si può fare”, ha detto la nuorese presidente in pectore. Lei, che nel 2021 è stata nominata vicepresidente dei pentastellati da Giuseppe Conte, ha saputo rappresentare una candidatura comune per l’alleanza rosso-gialla sull’isola. A chi le ha chiesto se si sia trattato di un esperimento anche nazionale ha risposto di no “perché i sardi non sono delle cavie”, ma in realtà il senso delle sue parole è esattamente questo: il rilancio del campo largo non solo è possibile, ma è anche l’unica strada percorribile.  

Per la segretaria dem Elly Schlein l’esito di queste elezioni è sinonimo del “vento che cambia”, ma anche “il modo migliore” di festeggiare un anno dalla sua vittoria alle primarie, e per Giuseppe Conte è “l’apertura di una porta all’alternativa”. 

Centro-destra: “Ottimo risultato della coalizione, siamo cresciuti rispetto alle politiche”

Si dicono “rammaricati”, ma sottolineano anche “l’ottimo risultato delle  liste della coalizione di centrodestra”, Giorgia Meloni,  Antonio Tajani e Matteo Salvini lasciano a una nota congiunta l’esame del voto: “I dati –  sottolineano – consegnano una vittoria per meno di 3mila voti alla candidata del  centrosinistra Alessandra Todde sul candidato di centrodestra Paolo Truzzu”. E aggiungono premier e i due vicepremier: “Siamo rammaricati per il fatto che l’ottimo  risultato delle liste della coalizione di centrodestra, che sfiorano il 50% dei voti,  non si sia tramutato anche  in una vittoria per il candidato presidente. Da queste  elezioni, dunque, non emergerebbe in Sardegna un calo di consenso per il centrodestra”.  Anche se il centrodestra è saldo, però, “rimane una sconfitta sulla quale ragioneremo  insieme per valutare i possibili errori commessi. Continueremo a lavorare imparando  dalle nostre sconfitte come dalle nostre vittorie”.

Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida si sbilancia sulla scelta del candidato fortemente voluto da Meloni, dicendo che con Solinas l’esito non sarebbe stato diverso e riconosce che, sebbene la colazione abbia perso 1.500 voti, in questa tornata ha comunque ottenuto nel complesso il 48,8% dei consensi mentre “16 mesi fa (alle politiche ndr) il centro-destra aveva ottenuto il 40%, mentre il cosiddetto campo largo che aveva avuto il 48,8% oggi ottiene il 42,6% come liste”. 

Il PD è il primo partito, eletta anche Camilla Soru

Il nuovo Consiglio regionale della Sardegna, il XVII della storia dell’autonomia e che resterà in carica per i prossimi cinque anni, dovrà riunirsi entro venti giorni dalla proclamazione ufficiale degli eletti. Sono 60 i seggi da assegnare: due vanno alla candidata presidente vincente, Alessandra Todde, e al candidato arrivato secondo, Paolo Truzzu del centrodestra. Fuori dal Consiglio, invece, il candidato governatore terzo, Renato Soru, che non ha superato la soglia di sbarramento del 10%. Gli altri posti in Consiglio sono così distribuiti. Nella maggioranza di centrosinistra 11 seggi vanno al Pd, 7 al Movimento 5stelle, 4 ad Alleanza Verdi e Sinistra, 3 rispettivamente alla lista Uniti per Alessandra Todde, ai Progressisti, a Sinistra futura e Orizzonte Comune. Un seggio a Psi-Sardi in Europa.   

Nella minoranza di centrodestra 7 seggi vanno a Fratelli d’Italia, 3 a Forza Italia, Riformatori e Sardegna al centro 20Venti, 2 a Lega, Partito Sardo d’Azione e Alleanza Sardegna-Pli, 1 all’Udc.   

La più votata in assoluto è stata la consigliera regionale uscente del M5s, Desiré Manca, con oltre 8mila preferenze nellacircoscrizione di Sassari.   Tra i più votati anche il segretario del Pd sardo, Piero Comandini a Cagliari, anche lui consigliere uscente così come Giuseppe Meloni (Pd) in Gallura e Antonello Peru di Sardegna al Centro a Sassari. Tra gli assessori regionali uscenti passano Gianni Chessa (Psd’Az) a Cagliari, Aldo Salaris (Riformatori) a Sassari e Giuseppe Fasolino (Riformatori) in Gallura.   

Buona affermazione anche per Camilla Soru del Pd, figlia di Renato Soru e avversaria del padre in questa competizione elettorale, che entra in Consiglio regionale forte di 3.600 voti.

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