Vus = Caos

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File interminabili agli sportelli . La Vus spoletina è nel caos totale

Da Spoleto e tutto  il  Comprensorio i cittadini  protestano .   La gestione del VUS sembra ormai arrivata alla frutta.

La situazione è diventata insostenibile : Lunghe code agli sportelli , per stipulare un  nuovo contratto,   scelte sbagliate   da una  gestione approssimativa  con relativi danni ai  cittadini , bersagliati  e dilanianti da aumenti  delle bollette  con esborsi in danaro  e  senza ricevere in cambio i  tanto auspicati  servizi  decantati  in tutte le salse.

 

La crisi ? La conosciamo bene , la  si vive tutti i giorni ,  la Vus risponde “ il problema carente d’acqua potabile è colpa  al massiccio calo di pioggia e neve  nell’ultimo triennio”   questa la  giustificazione che si rincorre  all’interno degli Ufficio Vus a Spoleto  in  via dei Filosofi.

 

Da qualche mese  , alcuni comuni soffrono a seguito di ordinanze di sospensione delle forniture di acqua dalle ore 22 alle ore 6.

 

DALL’ENTE:   La Vus si è fatta carico  di raccogliere    le  frequenti lamentele  dei cittadini ,  risponde : il disservizio è causa di uno stanziamento fondi per gli interventi sulle infrastrutture”.

E’ nostro parere  che gli interventi sono ben altri da mettere in atto.

COSA SI DEVE FARE:  istruire i cittadini , tutte le comunità  , Enti e  agricoltori , su  come fare ad approvvigionarsi  del prezioso liquido. Non basta chiudere l’erogazione  del flusso d’acqua , troppo semplice  ed offensivo   in questo  terzo millennio.

PROPORRE : Un tavolo  SERIO di lavoro   che scaturisca da un’Analisi mirata e ragionata di quei cambiamenti  i quali  negli ultimi 50 anni hanno  visto la nostra Regione  dissolversi  anche nei processi produttivi .

CHI SUBISCE? : A pagare  il caro prezzo di un’assenza  programmatica di evoluzione del problema acqua : le famiglie , abbandonate , e solo  INFORMATE  da un materiale cartaceo che di anno in anno assume colore , qualità  e consistenza diversa  , ma è sempre lì sui tavoli degli Enti locali in bella mostra; per noi  (denaro sprecato da investire in un modo diverso).

SOLUZIONE : incentivare gli  accorgimenti quali ad esempio: riduttori di flusso ai rubinetti, adozione di cisterne di raccolta dell’acqua piovana (quante frazioni hanno la loro fonte e l’acqua è sprecata nei tombini di raccolta ,(ved.Legge Regionale n. 17/2008) Allertare i capo condòmini  istruirli ha divulgare le nuove realtà sul risparmio energetico  . Istruire i cittadini e le famiglie con una programmazione sulle nuove realtà nel campo risparmio acqua ed energia  mediante riunioni  anche nelle piccole frazioni del Comprensorio..

CHI SBAGLIA E’ PREMIATO: Intanto organismi importanti per la vita pubblica come la Vus, quando sbagliano, vengono premiati (v. Bilancio 2012 e il regalo alla VUS).

L’UMBRIA E LE ACQUE MINERALI:  Ben  diciassette delle 250 acque minerali commercializzate in Italia, provengono dall’Umbria. I dati del Consiglio regionale parlano chiaro: Le concessionarie attingono oltre 1200 milioni di litri ogni anno , la Regione secondo una stima approssimativa incasserebbe  1 milione e 500 mila euro per quanto concerne canone di sfruttamento della acque minerali. Se “ il totale che fa la somma” famosa citazione del principe della Risata ,il grande Totò,  dividendo queste cifre  si ha un prezzo per litro di euro 0,001. Parliamo di millesimi del nuovo conio.

ALCUNI NUMERI: Sbalordiscono i dati dell’osservatorio Ministero  delle Finanze: il prezzo medio di un litro di acqua minerale è di euro 0,46, da calcoli veloci e matematici emerge  un rincaro del 46.000% (quarantaseimila per cento) , in parole povere si acquista a 1 e si vende a 460.

 

CONCLUSIONI :  l’acqua è un bene  comune  e  tale deve rimanere, non bisogna sprecarla né regalarla , ma che ci sia  giustizia , senza affidarsi ad ordinanze che d’improvviso   asciugano i rubinetti.

Decidere di chiudere i rubinetti è un’atto che non necessità di  alcun  Consiglio d’Amministrazione  , meglio  sarebbe rinunciare alle le proprie  spettanze economiche  a favore del fabbisogno comune .

 

 

Rosario Murro

 

 

 

 

 

 

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