Nuovo Decreto Covid: prorogato il divieto di spostamento

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A causa della situazione Covid è stato approvato il decreto legge che proroga di 30 giorni, a partire dal 25 febbraio, il divieto di spostamento tra Regioni anche se in zona gialla. Il governo Draghi ha  confermato la linea del rigore a riguardo dei movimenti infraregionali, portando la scadenza a qualche giorno prima della Pasqua.

Con poca sorpresa da parte degli italiani, il governo ha approvato il decreto legge che proroga il divieto degli spostamenti tra Regioni per altri 30 giorni, a partire dalla scadenza del 25 febbraio e quindi fino al 27 marzo.

Lo stop agli spostamenti tra diverse Regioni varrà per tutti, indipendentemente dalle fasce e dai colori, quindi non si potrà uscire né al di fuori delle zone arancioni e rosse né di quelle gialle.

Nuovo decreto Covid: stop agli spostamenti causa varianti

Il Consiglio dei ministri ha approvato, a quanto si apprende da fonti di governo, il decreto legge Covid. Il provvedimento proroga il divieto di spostamenti tra Regioni fino al 27 marzo e limita inoltre gli spostamenti verso le abitazioni private a due adulti con in più solo i figli minori di 14 anni.

 Il nuovo provvedimento estende per altri trenta giorni  le misure in vigore nel precedente decreto Covid confermando il divieto di “ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessita’ ovvero per motivi di salute”, consentendo in ogni modo il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. 

Stop agli spostamenti in zona rossa verso abitazioni private: è questa una delle  novità che compare nel nuovo decreto legge. Resta nelle zone gialle e arancioni la possibilità, una sola volta al giorno, di spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 22, in massimo due persone, con i figli minori di 14 anni.

Covid: i colori delle regioni italiane a partire dal 21 febbraio

Da domenica 21 febbraio Emilia Romagna, Campania e Molise sono passate in zona arancione, come Liguria, Trentino Alto Adige, Toscana, Abruzzo e Umbria. Ci sono però in Italia anche zone rosse decise dagli enti locali, per contenere i contagi da Coronavirus: l’intera provincia di Bolzano (fino al 28 febbraio), la provincia di Perugia e il comune di San Venanzo in provincia di Terni (fino al 28 febbraio), le province di Pescara e Chieti, diversi comuni del basso Molise, quattro in Lombardia, i piccoli comuni di Re in Val Vigezzo (Piemonte) e Roccagorga in provincia di Latina (Lazio). Ad Ancona vige il divieto di entrare ed uscire dalla provincia.

Il sistema dei colori delle regioni in base al rischio (zona rossa, zona arancione, zona gialla e zona bianca), studiata dal Governo Conte per il contenimento dei contagi da Covid-19, dovrebbe rimanere anche se potrebbe essere modificato rivedendo i parametri di classificazione. “Se la campagna vaccinale accelera, l’Rt perde progressivamente di rilevanza, mentre la saturazione dei posti letto diventa ancor più l’elemento decisivo”, si legge nella bozza delle proposte messa a punto da Regioni e Province.

Luana Geria www.atuttonotizie.it

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