Il rilancio del Centro storico spoletino il fulcro dell’incontro organizzato da SpoletoSI

Estimated read time 4 min read

Parola d’ordine: fare sul serio, cose concrete, e, per carità, basta con la politica delle chiacchiere

 

Questo il filo conduttore delle linee programmatiche espresse da Rosario Murro, all’apertura di ” Centro storico: un luogo da rivivere”,

secondo degli incontri-dibattito di SpoletSI’ , ieri sera all’Hotel Clitunno. Così, mentre in Comune e poi nelle sedi dei partiti la casta si accapiglia secondo la migliore tradizione spartitoria preelettorale, SpoletoSI’, movimento spontaneo di cittadini e rappresentanti politici che vogliono fare politica con i fatti tangibili, porta agli Spoletini un primo atto politico vero : l’Assessore al Bilancio Carlo Alberto Zualdi, componente di spicco di Spoletosì, alla presenza dei consiglieri Hanke e Bernelli, anch’essi in prima fila nella squadra, ha infatti annunciato ieri un provvedimento ideato e realizzato dal suo dipartimento a favore di nuovi insediamenti imprenditoriali al centro storico per ricostituirne il tessuto socioeconomico anche dal punto di vista di quell’artigianato di servizio alla città , fino a non moltissimi anni fa fiorente e ricco di professionalità , poi disperso e concausa di un centro storico in grave fase di spopolamento.

 

Il nuovo regolamento- ha detto Zualdi- già approvato dalla giunta e ora all’esame del consiglio comunale, è a favore dei giovani imprenditori ( max. 35 anni) e consisterà in un forte sgravio fiscale ( 70% )degli oneri vari attualmente gravanti sulle imprese
( individuali , società di persone , di capitali).
Catia Bacchettoni, operatrice di incoming turistico locale, come seconda relatrice all’incontro, ha invece evidenziato i limiti dell’offerta turistica spoletina purtroppo penalizzata dallo scarso uso della comunicazione soprattutto in rete , dalla scarsissima sinergia tra gli imprenditori di un settore che, dai primi anni sessanta e cioè dalle prime edizioni del Festival , è risultato subito il primo fondamentale volano dell’economia, di occupazione e di reddito per il centro storico della nostra città.Un intervento ripreso e rinforzato da diversi qualificati imprenditori del commercio e della ristorazione presenti al dibattito, primo tra tutti il presidente di ConSpoleto Tommaso Barbanera, che ha rilanciato l’idea non più procrastinabile di creare un “marchio Spoleto” per tutta una serie di produzioni non solo enogastronomiche, ma anche per una necessaria riqualificazione dei servizi e della comunicazione che valorizzi il paniere turistico spoletino finora poco aderente all’immagine mondiale della città. Barbanera ha anche avanzato la proposta di rivitalizzare il centro storico cittadino con il riuso e la rifunzionalizzazione dei restaurati numerosi e grandi complessi architettonici ( in gran parte di proprietà comunale) per adibirli a facoltà universitarie di scienze artistiche e dello spettacolo in perfetta assonanza alla vocazione planetaria della “Città dei Due mondi” .” Si pensi – ha detto Barbanera- al decollo,soprattutto economico ed occupazionale del centro storico e dell’intero comprensorio, che potrebbe derivare dalla permanenza a Spoleto di molte migliaia di studenti – da tutta Italia, ma anche dall’Europa e da tutto il mondo.”
Il giovane architetto romano Massimo Galletta che, come tantissimi altri ” innamorati a prima vista di Spoleto”, ha scelto il centro storico spoletino come oasi fisica ed intellettuale, per la sua innegabile specifica qualità della vita, ha sottolineato le banali incoerenze e disfunzioni dell’arredo urbano, della segnaletica, della carenza dei servizi della mobilità cittadina ad onta delle grandi bellezze storico-paesaggistiche della città, senza lesinare critiche allo stato in cui versano le malandate e disordinate periferie spoletine ” ancor più sofferenti del centro storico “- ha detto Galletta -, che ha ribadito l’esigenza– di chiarire in senso progettuale le strategie amministrative della città in modo che i beni culturali, storico- artistico, architettonici, ambientali, così numerosi e caratterizzanti il centro della città, siano visti e gestiti con l’obiettivo economico e sociale di farne non un museo morto, ma di un luogo storico tutelato e però vissuto, fruito, goduto da cittadini e turisti.
L’ing. Guido Marino,TPS(transport planning service) Perugia, esperto di ingegneria del traffico e quindi di zone a traffico limitato, ha ben spiegato ratio , finalità e strumenti adeguativi delle ztl che,come ha tenuto a sottolineare, debbono discendere da ben ragionati e soprattutto partecipati( ai cittadini) e collaudati Piani del Traffico Urbano e che, soprattutto tramite adeguati monitoraggi, non debbono assolutamente creare l’agonia dei centri storici : in tal caso vanno adeguati, modificati.
Un insieme di temi caldi, scottanti, trattati da esperti super partes, che hanno rinforzato la determinazione del gruppo di SPOLETOSI’ a voler rovesciare, ribaltare l’immobilismo della compagine amministrativa attuale, “perché- come è stato detto nelle conclusioni- la storia, l’immagine, la bellezza di Spoleto e soprattutto le potenzialità anche economiche, occupazionali, da esse derivanti ai cittadini del centro storico ed alla loro qualità della vita, non possono più aspettare.”

www.spoletosi.it

Continua a leggere...

+ There are no comments

Add yours