Come bloccare le chiamate telefoniche indesiderate

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A breve cambierà il Registro delle Opposizioni che permetterà di bloccare le chiamate indesiderate sia sui numeri fissi che sui cellulari. La nuova regolamentazione entrerà in vigore a fine gennaio: ecco cosa c’è da sapere

Presto sarà possibile bloccare le chiamate indesiderate dai call center anche sui cellulari. A breve, infatti, cambierà il Registro delle Opposizioni.

La nuova regolamentazione entrerà in vigore a fine gennaio e consiste in un servizio gratuito messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico che consente agli utenti di opporsi all’utilizzo del proprio numero telefonico per finalità promozionali.

Garante privacy, attenzione al microfono sempre acceso del telefono-

Attualmente gli utenti, iscrivendosi al Registro delle Opposizioni, possono bloccare le chiamate indesiderate e spesso “aggressive” solo sul proprio numero fisso.

La legge n.5/2018 ha invece esteso l’ambito di applicazione del Registro a tutti i numeri nazionali, compresi i cellulari. L’iscrizione consentirà l’annullamento di tutti i consensi passati rilasciati per finalità di telemarketing.

La conseguenza è che non sarà più permesso a terzi di accedere ai dati personali, tra cui il numero di cellulare da chiamare. Gli operatori di telemarketing dovranno quindi consultare il Registro per verificare se hanno il diritto di contattare un determinato numero business man with computer.

Per iscriversi al Registro delle Opposizioni ci sono diverse modalità. Una è quella che prevede la compilazione di un modulo elettronico sul web

Oppure ci si può registrare via telefono chiamando il numero verde 800 265 265, o inviando un’email con il modulo d’iscrizione all’indirizzo iscrizione@registrodelleopposizioni.it.

Alcuni modelli di smartphone fotografati in un negozio, Pisa, 6 luglio 2010. ”In assenza di interventi, con il tasso attuale di diffusione degli smartphone, la nostra rete mobile rischia il collasso”: E’ l’allarme lanciato dal presidente dell’AutoritA’ per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabro’, che nella Relazione annuale al Parlamento ha ricordato che l’Agcom ”sta portando avanti una politica finalizzata alla liberazione in tempi brevi di frequenze radio: contiamo – ha aggiunto – di rendere disponibili, prima del 2015, circa 300 Mhz da mettere all’asta per la banda larga”.

Infine è anche possibile inviare il modulo via raccomandata

Una volta effettuata l’iscrizione, si continueranno a ricevere le telefonate solo delle società a cui abbiamo rilasciato direttamente il consenso Sarà possibile anche ricevere le chiamate delle compagnie con cui si aveva un contratto attivo nei 30 giorni.

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