Inflazione: a maggio confermato rialzo a 8,1%

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A dare un contributo consistente all’aumento generale c’è sempre la voce energia

Eurostat: si conferma all’8,1% su base annua l’inflazione dell’area euro di maggio

Il tasso di inflazione annuo dell’eurozona è stato dell’8,1% a maggio, rispetto al 7,4% di aprile. Un anno prima, il tasso era del 2%. L’inflazione annuale dell’Unione europea è stata dell’8,8%, rispetto all’8,1% di aprile. Un anno prima, il tasso era del 2,3%. I tassi annuali più bassi sono stati registrati in Francia, Malta (entrambi al 5,8%) e Finlandia (7,1%). I tassi annuali più elevati sono stati registrati in Estonia (20,1%), Lituania (18,5%) e Lettonia (16,8%). Rispetto ad aprile, l’inflazione annuale e’ diminuita in uno Stato membro ed è aumentata in ventisei. A maggio, il contributo più elevato al tasso di inflazione annuale dell’area dell’euro è arrivato dall’energia (+3,87 punti percentuali, pp), seguita da cibo, alcol e tabacco (+1,59 pp), servizi (+1,46 pp) e beni industriali non energetici (+1,13 pp).

A dare un contributo consistente al rialzo generale c’è sempre la voce energia, che dopo una limatura ad aprile, al 37,5% dopo un record del più 44,3% a marzo, a maggio è tornata a a sua volta ad accelerare con il più 39,1%, per l’insieme dell’eurozona.

Il continuo surriscaldarsi del quadro inflazionistico ha innescato una ondata di aumenti dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, tra cui la Bce che la scorsa settimana ha deciso di programmare per luglio un aumento dei tassi da 0,25 punti e per settembre un ulteriore aumento che potrebbe raggiungere 0,50 punti. La Federal Reserve americana, invece, ha appena aumentato i tassi di 0,75 punti altri, portandoli all`1,50-1,75%, mentre nell`eurozona restano a zero su tutto giugno.

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