In Italia abbiamo oltre 4 milioni di disabili gravi, non autosufficienti, che hanno bisogno di un’assistenza ( 24 ore su 24. A fronte di questo problema sociale, non stiamo facendo altro, da anni, di arretrare come welfare, ovvero come aiuto e sostegno da parte del pubblico.
In alcuni casi i portarori di handicap sono considerati un problema per la società . Leggi , decreti a macchia di leopardo non risolvono i veri problemi di persone costrette a vivere una vita diversa , in solitudine lontani da ogni realtà quotidiana.
La Disabilità fa notizia così come quella recentissima della bimba nata in Ucraina attraverso la pratica dell’utero in affitto perché commissionata da una coppia di italiani e poi abbandonata. Un mese si è parlato discusso del DDL Zan , proposto come Legge è non respinta al voto in Senato e non da ultimo la pratica dell’Eutanasia , che corrisponde ad un vero e proprio omicio legalizzato che priverebbe della vita un essere umano , argomenti che hanno mobilitato la stampa nazionale , cittadini, Tv e radio con tavole rotonde con il fior fiore di opinionisti a discuterne.
Essere disabili , non per scellta personale , vivere una vita diversa da tutti gli altri , è un dato che non può passare in secondo piano. Fare finta che tutto funziona è una grave colpa di chi invece dovrebbe prestare più attenzione ad una vera realtà che lede la dignita umana.
Proteste silenziose, disabili costretti a scegliere se pagare casa o la badante, con quel minimo di sostegno economico previsto dalla legge 104, oppure causa disabilità gravissime sostenuto l’avvio di strutture residenziali che sostituiscono la famiglia, quando essa viene meno o non è più in grado di farsi carico del proprio congiunto.
Persone che vivono in solitudine e, nella più totale tristezza, spesso su una sedia a rotelle, senza alcuna autonomia , nemmeno quella di andare in bagno da sole o, riuscire a preparsi qualcosa da mangiare.
A questo punto opportuno sarebbe rivedere e correggere i pani di assistenza economica perché, al compimento dei 65 anni di età, un disabile perde il contributo B2 «vita indipendente» di circa 500 euro e deve vivere con i 600 euro garantiti per la disabilità grave e 500 euro per la badante (ma solo con contratto in regola). Il problema sta nella ricerca di badanti sta mostrando negli ultini anni difficoltà nel reperirle, spesso senza permesso di soggiorno
Questo Governo, ha già commesso un grave errore con l’Assegno di Cittadinanza , mentre è urgente invertire la rotta subito con una legge Nazionale e uniforme che tenda a migliorare la vita alle persone disabili, e contribuisca a dare loro serenità ma, seriamente senza false promesse. Le politiche sociali di qualsiasi governo, di qualsiasi amministrazione locale, non possono più ignorare i disabili, e fingere che il problema non esista, nascondendosi dietro le famiglie. Servono soldi, certo. E si devono trovare.
Rosario Murro