Rifiuti: ostaggio dei pirati della raccolta differenziata

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Periferie invase da i rifiuti. Cassonetti maleodoranti, strapieni. Un’offesa alla decenza civica e alla dignità sociale

Rifiuti abbandonati a ridosso dei cassonetti . Anarchia totale . Senza pudore , senza educazione civica, con tutti gli sforzi della compartecipata VUS per la raccolta dei rifiuti, una battaglia impari che si verifica in tutte le ore del giorno.

I cosiddetti furbi , senza alcun pudore , lasciano di tutto nei pressi di cassonetti , adibiti alla raccolta rifiuti. Gli autori in barba alla collettività e al decoro urbano, trasformano quei punti di raccolta in depositi di rifiuti domestici di ogni genere. I barbari contro la raccolta differenziata hanno già oltrepassato il valico della decadenza.

Gli autori di queste azioni meriterebbero pesanti sanzioni, ma il comprensorio spoletino è così vasto che diventa incontrollabile e l’indecenza ha preso il sopravento.

In aumento gli abbandoni in maniera sistematica. Gli autori sembrano non temere nulla visto che buttano l’immondizia a qualsiasi orario della giornata, tanto di giorno quanto ed in particolare di notte.

Chi abbandona i rifiuti spesso sono piccole imprese che operano nel sommerso e che, quindi, poi non conferiscono nelle discariche o nei centri di stoccaggio o di recupero autorizzati. Si alimenta così una filiera di illegalità fatta anche di evasione fiscale.

Caso emblematico – ad esempio – sono i rifiuti da demolizione e ristrutturazione che si trovano agli angoli delle strade o nei siti dove vengono abbandonati i rifiuti e che hanno origine da piccoli interventi di manutenzione o ristrutturazione, dove il più delle volte di emerso non c’è praticamente nulla e tutta la filiera è assolutamente in nero. Pertanto presso le varie ditte edili – o durante il trasporto – non si troveranno neanche le copie dei formulari di identificazione rifiuti (FIR) per attestarne lo smaltimento regolare .

Nelle cronache locali, da anni ormai, si possono leggere i più vari episodi di abbandono di rifiuti connessi all’esercizio di attività illecite. Si va, dunque, dal soggetto privato che per “arrotondare” lo stipendio ritira gli scarti di produzione presso varie ditte locali, per poi gettarli per strada in vari punti della città, utilizzando per il trasporto il proprio automezzo privato; a i vari “svuota cantine” più o meno regolari, che si fanno pagare anche cospicue somme di denaro per ritirare i rifiuti e poi, invece di smaltirli correttamente, li abbandonano per strada o in aree boschive;

E se non bastasse approfittano anche di punti meno illuminati fino a sfruttare anche una semplice piazzola , mentre prende corpo il nuovo sport : il lancio del “sacchettino” lanciato nelle cunette stradali da auto in percorrenza.

Qualche anno fa si è parlato di foto-trappole , anche cartelli che indicavano telecamere. Ma anche in questo caso i pirati della raccolta differenziata hanno proseguito nella loro ‘battaglia’ contro ogni regola del senso civico.

Rosario Murro

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