CASHBACK GOVERNATIVO: LO SCHERZO DELL’ 8 DICEMBRE

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Sono le ore 17,45. È quasi notte e l’uggiosa e fredda serata non permette di girare più di tanto per città, negozi e supermercati. 

Il problema Covid è ancora molto sentito, seppur la maggior parte delle Regioni Italiane in fascia gialla.

Oggi 8 Dicembre 2020, giorno dell’Immacolata Concezione che il Governo ha voluto trasformare nel giorno dell’inizio dei rimborsi statali sugli acquisti di Natale: il Cash Back. 

Per ogni acquisto con moneta elettronica (bancomat, carte prepagate o di credito) fino ad un massimo di 1500 euro di spesa (esclusi acquisti on line) si avrà diritto, nel mese di Dicembre 2020, al rimborso statale del 10% di quanto speso.

Buona iniziativa – diciamo così – purtroppo troppo macchinosa ed alle ore 17 ancora Non Funzionante. Da scherzo pre-natalizio ???

L’App “Io” della Pubblica Amministrazione non riesce a far registrare al milione ed oltre di utenti collegati nell’App il “metodo di pagamento”, ovvero bancomat e carte di credito. Nessun problema per la registrazione dell’iban per ottenere il rimborso. Ma se le carte di pagamento non possono essere registrate per problemi del sito, a poco serve fare spesa per il Cash Back. 

Una fregatura sia per i consumatori che l’8 Dicembre avrebbero approfittato del giorno di festività per fare i regali con il rimborso statale e sia per le Attività che sicuramente avrebbero ottenuto introiti.

Solo che quest’anno tutto è andato storto ed anche sulle piccole riforme utili per dare un taglio all’evasione e far girare l’economia il Governo ci mette la sua.

Il Cash Back non parte il giorno dell’inaugurazione. Tanti, troppi problemi via web, senza soluzione.

Chi scrive nell’App Governativa di “Io” trova risposte di attesa per la risoluzione dei problemi e di pazientare. 

Intanto la festività dell’ 8 Dicembre è finita… un Cash Back scherzoso… senza Cash Back. 

Caro Conte, speriamo che il Cash Back non sia un fallimento di Stato più che rimborso di Stato.

RMG

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