Digitalizzazione in sanità: la strada è ancora lunga e tortuosa

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Ritardi  su persone contagiate che richiedono tamponi a domicilio. Serve un nuovo Piano riferito al tracciamento giornaliero.

La macchina  della digitalizzazione in sanità pubblica è partita. Grazie ai PNRR ,  con gli investimenti per modernizzare il sistema. Purtroppo  la strada è ancora lunga e i dubbi e le perplessità sono tanti, tra lentezza atttuativa  delle norme sulla privacy e necessità di mantenere comunque al centro il paziente. Senza trascurare il rapporto e contatto umano.

Con la pandemia alcuni servizi  hanno dato una grossa spinta a opzioni come la televisiva e il teleconsulto.

Una fase importante e di straordinarie opportunità per il Servizio Sanitario Nazionale , questo deve viaggiare di pari passo con la cultura  e sull’educazione sanitaria dei cittadini. I dati raccolti devono essere utilizzati dal sistema sanitario per migliorare il percorso , più personale a disposizione che possano creare un fascicolo sanitario elettronico.

C’è da superare il problema dei reparti pieni, pronto soccorso al limite delle capienze, il tutto complicato e aggravato dai contagi dei medici e degli infermieri che riducono ancora di più il personale.

Le statisiche confermano  che 5millioni di pazienti Covid che non necessitavano di cure ospedaliere, sono stati seguiti a domicilio: video chiamate e whatsapp sono stati strumenti preziosi a questo scopo. C’è da sottolineare comuqnue che il cammnino è ancora lungo: solo il 60% dei medici a livello di competenza in questo ambito sopra la sufficienza, solo il 9% possiede livelli di competenza avanzate.

La fase emergenziale  ha visto i medici in prima linea. Le risposte alle necessità dei cittadini sono state evase in ogni ora del giorno e della notte attraverso ogni canale – telefono, mail, whatsapp -, sarà poi necessario trovare una soluzione per gestire questo flusso, che mette a dura prova i medici e tutto il personale addetto.

Capitolo a parte per i contagiati dal Covid  in ‘sosta’ nel proprio domicilio in attesa dei tamponi molecolari.

Su questo argomento   è importante agire con tempestività e decisione evitando pesanti ritardi nell’esecuzione dei test molecolari e nella ricezione degli esiti.

Certo che la pandemia sta mettendo a dura prova tutto il sistema sanitario. Sarebbe opportuno, dare massimo impulso alla medicina territoriale;  rafforzare i sistemi di controllo dei servizi, abilitati anche dal digitale, direttamente con gli utenti (medici, pazienti etc.) per raccogliere al meglio le loro diverse esigenze ma, sopratutto ricostruire quelle fasi del Tracciamento giornaliero con lo scambio   dei dati sensibili  tra  Usl e i Comuni e coinvogimento della protezione Civile , alla quotidiana   verifica, segnalando le persone contagiate, già sottoposte a vaccinazione , di conseguenza in possesso del green pass , all’annullamento temporaneo dello stesso .

Rosario Murro

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