Buco di bilancio, Corte dei Conti chiede i danni: 1,4 milioni a Cerquiglini

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Risarcimenti anche per dirigenti, funzionari e tecnici: da 700mila a 10mila euro

 

Sono quasi 3 i milioni di euro richiesti per “danno erariale” dalla Procura della Corte dei Conti ai dirigenti, politici e funzionari del Comune coinvolti nell’inchiesta legata al “buco di bilancio” dell’Ente. La cifra, precisamente 2,8 milioni di euro, si riferisce ai residui attivi eliminati da una delibera approvata dal consiglio comunale nel 2013. Come già ipotizzato in passato su queste colonne, alla luce di quanto accaduto ad Alessandria, a dover comparire a novembre in tribunale davanti ai giudici per l’inizio del processo saranno diversi esponenti della precedente amministrazione, ai quali sono state riconosciute responsabilità penali per il dissesto finanziario.

All’ex direttore generale Angelo Cerquiglini, stando a quanto si legge nel fascicolo firmato dal procuratore Antonio Giuseppone, è stato formulato un risarcimento pari a 1,4 milioni di euro, la metà dell’ammontare notificato al funzionario dei tributi Santini (700 mila euro). A seguire ci sono poi il dirigente Antonella Quondam Girolamo (300 mila), il funzionario Brunella Brunelli (200 mila) ed altri 4 dipendenti del Municipio, che dovranno far fronte a spese più contenute (da 10 mila ai 20 mila euro). La lista inoltre contiene i nomi di due esponenti della Giunta Benedetti: il sindaco e l’assessore al bilancio Paolo Proietti, a cui la magistratura contabile ha contestato rispettivamente 80 mila e 120 mila euro.

Esclusi dall’inchiesta, invece, gli altri assessori, i consiglieri comunali e i cinque revisori dei conti che nel periodo compreso tra il 2009 e il 2011 firmarono con parere favorevole i bilanci del Comune: nei loro confronti, infatti, la Procura non ha rilevato alcuna responsabilità.

 

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