Bilancio, consuntivo 2015 in commissione in ritardo sulla legge e senza relazione revisori

Estimated read time 4 min read

Bassetti (M5S) lascia l’aula: ‘Seduta illegittima’. Il ‘giallo’ della lettera-telefonata del prefetto. Anche lui in ritardo. Cosa dice la legge

Incredibile svolta sul bilancio consuntivo 2015. Questa mattina (6 maggio) il documento è stato presentato alla relativa commissione consiliare, presieduta da Stefano Proietti (Rinnovamento). I commissari erano chiamati ad approvarlo senza che fosse dotato della relazione dei revisori dei conti. In pratica, ai consiglieri è stato chiesto di approvare il bilancio senza conoscere il parere tecnico relativo allo stesso. Come se non bastasse, il consuntivo 2015, messo all’ordine del giorno del consiglio comunale del prossimo 11 maggio, è giunto in commissione già fuori dai tempi massimi per l’approvazione definitiva, fissata al 30 aprile scorso.

Il Testo unico degli enti locali, vale a dire la legge, in casi del genere prescrive che il prefetto prenda in mano la situazione, sostituendosi alla giunta e predisponendo il bilancio, da far poi approvare al consiglio comunale. Non è un mistero, in tal senso, che lo stesso prefetto abbia contattato il Comune, due giorni fa, chiedendo lumi circa la mancata approvazione del conto 2015. La stessa assessora Pula, a inizio seduta, ha ammesso l’avvenuto contatto da parte della Prefettura, con richiesta di spiegazioni in tal senso. Ebbene, nel suo intervento, il capogruppo del Movimento 5 Stelle Elisa Bassetti ha definito illegittima la seduta della commissione, vuoi per la mancanza (inaudita) della relazione dei revisori dei conti, vuoi per i tempi di approvazione non rispettati e, inoltre, sostenendo che sarebbe stato quantomeno opportuno mettere a disposizione dei consiglieri la comunicazione pervenuta al Comune da parte della Prefettura.

A quel punto il colpo di scena, con la comunicazione – che tra enti si intende sempre scritta – che è divenuta una semplice “telefonata”, come spiegato dal dirigente Gori e confermato dall’assessora Pula, che evidentemente aveva fatto confusione tra scritto e orale oppure, cosa ancor più probabile, si è informata della cosa per interposta persona… Il video con i “chiarimenti” da parte di Gori e della Pula è disponibile su Youtube a questo link oppure nel riquadro in fondo all’articolo.

Ad ogni buon conto, poiché anche il prefetto è un dipendente pubblico e non un legislatore, le comunicazioni tra Prefettura e Comune devono essere sempre tracciabili e, soprattutto, rispettose delle norme. In questo caso, come si legge al comma 1 lettera c e al comma 2 dell’articolo 141 del Tuel (clicca qui per l’intero Testo unico degli enti locali) i consigli comunali e provinciali vengono sciolti con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’interno, “quando non sia approvato nei termini il bilancio” e, “trascorso il termine entro il quale il bilancio deve essere approvato senza che sia stato predisposto dalla Giunta il relativo schema, l’organo regionale di controllo nomina un commissario affinché lo predisponga d’ufficio per sottoporlo al consiglio. In tal caso e comunque quando il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla Giunta, l’organo regionale di controllo assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all’amministrazione inadempiente. Del provvedimento sostitutivo è data comunicazione al prefetto che inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio”.

Questa la carta, che canta. E canta per tutti: sindaco, assessori, dirigenti, consiglieri e prefetto. Per la cronaca, dopo l’uscita dall’aula della Bassetti la commissione ha proseguito ugualmente la discussione sul bilancio, che è stato poi approvato con 5 voti favorevoli e uno contrario, quello di Capitani del Partito democratico. L’assessora Pula ha ribadito che “siamo perfettamente nei termini, poiché non è arrivata nessuna diffida e il prefetto può, eventualmente, inviarla”. Il fatto è che la diffida non è affatto facoltativa, e che è essa stessa in ritardo. Neanche il prefetto, infatti, può agire al di sopra della legge. In questo senso il portavoce al Senato del Movimento 5 Stelle Lucidi ha già provveduto a contattare la Prefettura di Perugia, per capire come mai gli obblighi prescritti dal Tuel non siano ancora stati ottemperati.

 

Daniele Ubaldi

www.spoletonline.com

Continua a leggere...

+ There are no comments

Add yours