Ecomostro Spoleto. M5S: chi tutela i cittadini? (Comunicato Stampa)

Estimated read time 4 min read

LA VICENDA URBANISTICA DI SPOLETO SARÀ IL PRIMO VERO BANCO DI PROVA PER LA GIUNTA CARDARELLI.

 

La vicenda nota come quella dell’Ecomostro di Spoleto sarà il primo vero banco di prova per la giunta del Sindaco Cardarelli che in teoria dovrebbe comportarsi come da premesse elettorali e cioè limitarsi alla presa d’atto della sentenza della Cassazione e quindi procedere all’abbattimento del manufatto.
Questo passaggio che “dovrebbe” essere abbastanza scontato, invece non lo è perché la giunta Cardarelli sta soltanto colmando il vuoto istituzionale lasciato dal PD spoletino, inesistente a Spoleto, quanto in Regione. Questa sostituzione non ha portato nulla di nuovo per la città, anzi, ha lasciato sul terreno una serie di aspettative mancate e speranze disattese. Nessun aumento della partecipazione cittadina al dibattito, nessun coinvolgimento delle associazioni di categoria, stesse difficoltà di accesso alla macchina comunale.

La vicenda dell’Ecomostro ci parla anche di una città aggredita nel corso degli ultimi 50 anni. Una città erosa dentro e fuori. Una città che non ha saputo reagire, politicamente, difendendo la sua compattezza architettonica.  Nel dopoguerra il Campo Boario diventa un fittissimo aggregato urbano, come il quartiere ghetto di Testaccio, il palazzo sul torrente Tessino nonché il famoso “Ponte blu”. 
Per non parlare dei supermercati e delle scale mobili faraoniche e non utilizzate a dovere.

Gli attori di questa partita sono 6 imputati ed alcune associazioni ambientaliste. Poi ci sono i proprietari degli immobili in balia di algoritmi urbanistici e giudiziari giustamente non di loro competenza e ci sono le amministrazioni comunali e solo alla fine i cittadini.
Nel 2009 mentre noi chiedevamo un piano regolatore a zero cubatura per mettere fine al consumo di suolo e di paesaggio, si consumava l’ennesimo strappo nella città.
All’epoca, alla guida della città c’era Benedetti ex-vicesindaco di Brunini. Oggi c’è Fabrizio Cardarelli. Tre Sindaci ma un unica soluzione: una sanatoria che profuma di condono edilizio in pieno stile anni ottanta-novanta.

Il progetto  approdò in Comune, dopo essere stato vagliato dall’ufficio tecnico e dalla commissione edilizia. Ma fino a quel punto i cittadini furono tenuti all’oscuro di tutto, forse era quello il momento di intervenire in maniera decisiva. Molte associazioni ci provarono, molti cittadini si unirono e ci pare di ricordare anche qualche politico che oggi rappresenta la giunta.

Purtroppo però per Cardarelli chi eredita, eredita tutto! Patrimonio e debiti; oneri ed onori. E chi si candida a governare una città deve essere consapevole che dovrà scontrarsi con le eredità pesanti lasciate dalle amministrazioni precedenti, eredità che portano con loro anche decisioni importanti.

Alla fine ci chiediamo se  questa amministrazione procederà nel solco delle precedenti, sanando una situazione irregolare. Comunque vada da questa situazione ci perdono tutti e a pagare saranno sempre i soliti. I cittadini che si ritroveranno uno scempio nello scempio non sapendo cosa accadrà a quella zona laddove si eseguisse la sentenza , non avendo un progetto nel merito, e ci rimetteranno coloro i quali, basandosi su documentazione regolare (concessioni e permessi a costruire) hanno comprato un appartamento in quel palazzo. Chi dovrà risarcire lo scempio e le eventuali cause di risarcimento per atti notarili regolari?

Il MoVimento 5 Stelle chiede l’applicazione diretta della sentenza di demolizione con la successiva bonifica e riconversione a  verde del sito attraverso una vera partecipazione e concertazione tra le parti della città, e si calmino i detrattori del 5 stelle cittadino sul silenzio o meno del MoVimento sulla vicenda. Il nostro gruppo politico ha le sue modalità e i suoi tempi: quando si deve esprimere su una questione così importante si consulta, si incontra, discute, ripercorre i fatti, pone le sue domande ed esterna la sua posizione chiara. Vediamo in quanti seguono

Continua a leggere...

+ There are no comments

Add yours