Oggi si torna in piazza a Pisa e Firenze

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In programma oggi due manifestazioni a Pisa e Firenze, le città dove venerdì scorso si sono verificati scontri con le forze dell’ordine. Sono attesi migliaia di partecipanti che ribadiranno la richiesta di “dimissioni del questore dopo i fatti di venerdì scorso” quando gli agenti hanno sgomberato la strada con una carica e colpi di manganello ai manifestanti.  

L’itinerario punterà nuovamente a piazza dei Cavalieri, davanti alla Normale. Proprio l’accesso negato a questa piazza sette giorni fa scatenò le tensioni, con la polizia che caricò i manifestanti ferendone alcuni a colpi di manganello. Aderisce anche il sindacato dei docenti Gilda. A Firenze oggi nuova manifestazione per la Palestina con destinazione il Consolato degli Stati Uniti. Altre manifestazioni per Gaza, inoltre, a Roma, Milano e Torino.

Si sono auto-identificati i poliziotti che il 23 febbraio erano in servizio a Pisa: in questo modo la questura ha potuto trasmettere gli atti all’autorità giudiziaria che indaga sugli incidenti di piazza. Le inchieste per gli scontri a Pisa e per quelli dello stesso giorno a Firenze davanti al consolato Usa sono al momento senza indagati mentre alle due procure sono arrivate le denunce delle questure contro quattro manifestanti a Pisa e cinque a Firenze per resistenza a pubblico ufficiale. Non è detto che tali denunce confluiscano nei rispettivi fascicoli aperti sulle cariche del 23 febbraio, ma potrebbero dare luogo a inchieste parallele.

A Bologna ieri da un corteo di 400 studenti è stata lanciata della vernice rossa contro i muri della prefettura, colpito anche un dirigente della Digos. Era una manifestazione di solidarietà con la Palestina e di sostegno agli studenti di Pisa. 

Cresce la voglia di manifestare: i dati parlano di un aumento del 40% delle manifestazioni nei primi due mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023: quest’anno tra gennaio e febbraio ci sono state 2.822 manifestazioni di spiccato interesse per l’ordine pubblico, contro le 1.994 dello scorso anno. Le manifestazioni che hanno registrato criticità quest’anno sono state l’1,6%, in netto calo rispetto al 3,5% nel 2023.

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