Monteleone di Spoleto, riscaldarsi o mangiare? La Lega: “Costretti a scegliere”

Monteleone di Spoleto, riscaldarsi o mangiare? La Lega “Costretti a scegliere” “Alcuni abitanti di Monteleone di Spoleto sono costretti a scegliere se accendere il riscaldamento o andare a fare la spesa”: questo l’allarme lanciato da Attilio Allegretti e Fabrizio Carmignani, referenti Lega del comune della Valnerina.

Il metanodotto non passa per Monteleone

“A Monteleone – dichiarano gli esponenti leghisti – non passa il metanodotto della Valnerina, anche se il progetto iniziale prevedeva un anello che avrebbe dovuto servire tutti i comuni. Da anni per riscaldare le nostre abitazioni, siamo quindi costretti ad utilizzare un bombolone, posto provvisoriamente in attesa del completamento dei lavori, pagando 3,50 euro per metro cubo di gas consumato. Mentre a Cascia – ammoniscono i rappresentanti del carroccio – comune servito dal metanodotto e che dista soltanto pochi chilometri dal nostro, il costo del metano è inferiore ad un euro per metro cubo, ci chiediamo come sia possibile questa disparità”.

L’emergenza nell’emergenza

I rappresentanti leghisti sottolineano anche come questo disservizio disincentivi il turismo invernale, legato alle seconde case: “Un comune montano come il nostro – continuano – già vessato dal terremoto del 2016, che conta poco più di 500 abitanti, negli anni ha fondato gran parte della sua economia sul turismo di prossimità. Un’emergenza nell’emergenza quella che stanno vivendo i monteleonesi, che in questo particolare momento oltre alla crisi economica legata al coronavirus devono sostenere anche ragguardevoli spese semplicemente per accendere il riscaldamento. Alcuni cittadini hanno confessato di rinunciare a scaldarsi pur di continuare ad andare a fare la spesa, e questo è inaccettabile.

Ripartire con il progetto

L’amministrazione comunale di Monteleone di Spoleto si sta dimostrando inadeguata, non tutelando i suoi cittadini – aggiungono i due referenti- anni fa aveva stipulato un concordato con l’azienda che erogava il gas, per calmierarne il prezzo, ma a tutt’oggi la situazione è rimasta identica ed il disagio è notevole. Ci stiamo informando per capire come si sia arrivati a questo punto – concludono Allegretti e Carmignani – bisogna ripartire con la costruzione del metanodotto e completare finalmente l’anello, permettendo così ai nostri concittadini di poter utilizzare il metano ed usufruire di un adeguato servizio di riscaldamento ad un prezzo congruo, senza disparità di trattamento rispetto agli altri comuni della Valnerina”.

Perchè sono passati oltre 20 anni, ma l’anello non è mai stato chiuso? Perchè Monteleone non è toccato dal metanodotto nonostante il progetto lo prevedesse? Perchè il provvisorio è diventato definitivo? Queste le domande della Lega di Monteleone di Spoleto.