Presentato il progetto ‘Fattoria sociale Palazzaccio’: dalla terapia al ritorno in società

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Un lavoro in sinergia fra Promocast, Istituzione sociale Mina e Cesare Micheli, l’ex sindaco Brunini e il dott. Zuccaccia

Un modello “sano” di recupero e reinserimento sociale di soggetti svantaggiati in un contesto di valorizzazione e riscoperta delle peculiarità del territorio. E’ questo in sintesi l’obiettivo del progetto “Fattoria Sociale Palazzaccio”, presentato ieri pomeriggio (15) proprio nella futura sede operativa, il  castello di Strettura. L’iniziativa è nata quasi un anno fa da una intuizione del dott. Paolo Gubbiotti (Promocast), sociologo e fondatore del C.A.S.T. Assisi Onlus (realtà che vanta sul territorio umbro quattro comunità di recupero per tossicodipendenti) sull’esigenza di associare ad un percorso terapeutico-riabilitativo una fase troppo spesso trascurata, cioè quella del ritorno alla “vita vera”. Da qui l’idea di coniugare terapia e lavoro, inteso come sviluppo di competenze e professionalità che possano permettere all’individuo di riaffermarsi in società una volta terminato il periodo di “recupero”. Una filosofia che percorrerà una strada analoga anche in Abruzzo, grazie all’associazione “Promocast Abruzzo” presieduta dal dott. Valeriano Santurbano, la quale si occuperà di soggetti con comorbilità psichiatrica.

Il progetto della fattoria sociale, in convenzione con l’Istituzione Sociale Mina e Cesare Micheli, presieduta dall’avv. Valia Fedeli Alianti, si avvale della collaborazione di due prestigiose figure nel panorama della società politica e civile di Spoleto: l’ex sindaco Massimo Brunini (promoter delle attività lavorative e rapporti istituzionali) e il dott. Massimo Zuccaccia (direttore tecnico-scientifico), una “squadra” che grazie anche al supporto delle istituzioni locali e regionali umbre e dei vari associati si occuperà dunque di permettere alla persona e alla sua salute di riprendersi una vita il più possibile equilibrata ed in sintonia con la società.

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