Toniaccini in Consiglio comunale difende l’operato del vicesindaco che si schiera apertamente per l’eutanasia legale

Zmali (Popolo della Famiglia): “Dal sindaco di Deruta solo fragili giustificazioni “(nella foto Saimir Zmaili)

Abbiamo ascoltato l’intervento del Sindaco del 29 luglio 2021 (dal minuto 12:00 al minuto 19:25) in cui ha risposto ad una polemica che il Popolo della Famiglia ha sollevato con la richiesta di dimissioni al vicesindaco Marinacci dopo l’esplicita propaganda come attivista e militante per la raccolta firme sul referendum per l’eutanasia legale.

“Dal sindaco di Deruta fragili giustificazioni per il comportamento del suo vice, irrispettoso sul piano istituzionale. Abbiamo ascoltato solo rumore di unghie sui vetri. I cittadini di Deruta hanno votato persone che dovrebbero incarnare principi. Quelle persone hanno tradito i principi. Il sindaco di Deruta lo sa e per questo spende tante parole per provare a giustificarsi. Ma giustificazione non c’è, né sul piano politico né su quello etico. Se il suo vice vuole fare l’agit-prop della cultura mortifera, opposta a quella che il sindaco dice di voler incarnare citando anche la chiarissima lezione in materia di Papa Francesco, chieda al suo vice di scegliere: o i tavolini del referendum che piace a Fedez o il ruolo istituzionale in giunta. Il Popolo della Famiglia raccoglie lo sconcerto dei cittadini di Deruta e chiede chiarezza”, ha così replicato Saimir Zmali, coordinatore regionale del Popolo della Famiglia Umbria, all’intervento di Michele Toniaccini che, senza mai citare il PdF, era marcatamente indirizzato ad un movimento politico che non si rassegna a queste giustificazioni istituzionali.

30 luglio 2021 – Ufficio Stampa Popolo della Famiglia Umbria