Vertenza Novelli, dopo Torquato anche Ferdinando pronto a cedere. Enzo torna all’attacco contestando il Mise

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Prosegue la protesta dei lavoratori tra presidi e scioperi: domani corteo in città. L’intervento del sindaco in consiglioSvolta nella notte sulla vertenza Novelli. Dopo Torquato, anche Ferdinando ha deciso di fare un passo indietro dando la propria disponibilità a firmare la cessione all’azienda calabrese iGreco della famiglia Greco di Cariati, interessata a rilevare l’intero Gruppo.

Irremovibile finora invece il terzo fratello, Enzo, che attraverso una lettera ha espresso le proprie perplessità circa l’operazione. “Con stupore si apprende da un comunicato del Ministero dello Sviluppo Economico che la situazione che caratterizza l’attuale stato di stallo – ha spiegato – debba essere attribuita in via esclusiva al comportamento dei soci per non aver accolto la richiesta loro formulata di operare la cessione delle partecipazioni ad un prezzo simbolico in favore di due società – Fattorie Greco S.r.l. e la Phoenix S.r.l., la prima costituita nel 1998 con capitale sociale di 10.328,00 euro – ultimo bilancio depositato relativo all’esercizio 2014, la seconda, costituita nel 2011 con capitale sociale di € 10.000,00 e non interamente versato – ultimo bilancio depositato relativo all’esercizio 2013. Già questi dati avrebbero dovuto indurre il Mise a dover svolgere il relativo, necessario ed indispensabile controllo, risultando improbabile che i soggetti individuati possano essere in grado di garantire la continuità aziendale ed il mantenimento dei livelli occupazionali”.

Contestato il Mise Nel mirino anche il comportamento del Mise. “Il Ministero non riferisce, forse perché non informato dall’attuale Cda in carica da prima della presentazione della proposta di concordato, che i soci hanno inutilmente richiesto informazioni puntuali su coloro che avevano manifestato interesse a sostenere l’operazione. Si chiedono peraltro i soci legittimamente – ha detto Enzo Novelli – se e quali richieste siano state inoltrate al Tribunale fallimentare da parte dei Commissari Giudiziali per informare detto Organo degli sviluppi e mutamenti della procedura concordataria, attesa anche l’assenza del tutto ingiustificata dei Commissari Giudiziali all’incontro del 28.11.2016 per effetto della mancata convocazione degli stessi. Ci si chiede se è lecito esercitare una pressione verso i soci e, soprattutto, influenzare l’opinione pubblica attraverso un’informazione non corretta. Sarebbe opportuno, anzi necessario, che ciascuno degli attori della vicenda si assuma la responsabilità e non lasciare apparire che questa sia riferibile in via esclusiva ai soci”.

Lavoratori in sciopero Un atteggiamento che ha messo in stato di agitazione i lavoratori del Gruppo, preoccupati per le sorti dello stabilimento dopo l’assenza della proprietà all’incontro andato in scena nei giorni scorsi a Roma con il notaio per ufficializzare la vendita. E così nella giornata di oggi le maestranze sono tornate sotto l’abitazione di Enzo Novelli, proseguendo la protesta già iniziata ieri sera al termine dell’assemblea tenutasi nella sede spoletina, per far sentire la propria voce ed invitare la proprietà a “non tenere più in ostaggio 500 famiglie”. Per domani, in occasione dell’incontro tecnico al Mise a cui parteciperanno il Cda, i sindacati, le Regione e i Comuni interessati, è stato proclamato uno sciopero di 8 ore mentre gli operai sfileranno in corteo lungo via Pietro Conti.

L’intervento del sindaco Sulla questione, nel corso del consiglio comunale di ieri, è intervenuto anche il sindaco Fabrizio Cardarelli: “Stiamo seguendo la vicenda da vicino insieme a tutte le altre istituzioni. Sappiamo che le trattative al momento si sono interrotte bruscamente – ha affermato – ma speriamo che si arrivi ad una soluzione a breve. C’è stata una richiesta di approfondimento da parte della proprietà, intenzionata ad avere maggiori chiarimenti prima di proseguire. Capiamo gli interessi legittimi della famiglia Novelli ma siamo vicini ai lavoratori che rischiano di perdere il posto.

 

Filippo Partenzi

www.spoletonline.com

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