Spoleto perde un’altra eccellenza? La professoressa Lucia Portoghesi, già direttrice del Museo del tessuto

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“Intendo innanzitutto ringraziare la gentile interlocutrice che il 2 ottobre scorso rivolse alla mia persona parole di stima e di apprezzamento augurandosi, come purtroppo è invece avvenuto, che una personalità del livello culturale dell’Assessore Quaranta non dovesse subire la mia stessa sorte, essere pertanto allontanato come è stato fatto con me dalla direzione del Museo del tessuto. Nel mio caso con la scusa del cattivo carattere, mentre per lui per non essere dotato di caratteristiche fisiche concernenti il gentil sesso. Alle gentili fanciulle dell’Assessorato alla Cultura, o a chi in effetti svolge le mansioni di direttore del Museo, il chiarire come sia doveroso avvertire di errori come la pretesa che sia il Costume ad adattarsi al manichino e non viceversa, che le luci devono seguire le normali regole per Musei di tessuti, presenti persino in Internet, che persino nella Convenzione il Museo è definito “di documentazione del tessuto antico e del Costume storico” – che non vuole certamente dire “supermercato”.

Tutto ciò non è segno di cattivo carattere, ma contributo ad un giusto ordinamento di un Museo di fronte ad un pressapochismo di certi testi, dovuto ad inesperienza della materia più che a cattiva volontà. Sarebbe bastata una visita a Firenze, alla galleria del Costume di Palazzo Pitti, che si sarebbe risolto subito il problema, dal momento che sarebbe stato chiaro a tutti che certe osservazioni derivavano non da cattivo carattere, ma da tutta una vita dedicata allo studio del Costume nella sua accezione più alta, che ricerca la cultura di un’epoca intendendo come cultura anche le arti come l’Architettura e il pensiero come il Leonardesco: “Uomo misura di tutte le cose che riporta a misura d’uomo”. Anche il vestiario, dopo le stilizzazioni del gotico fiorito.

Ma ora, dulcis in fundo, vogliamo far conoscere agli spoletini due pezzi veramente eccezionali che la fondazione Antonini volle offrire a Soleto in gara con il Museo di Venezia: offriamo ancora l’abito che il Museo ha presentato nella manifestazione con il Museo Diocesano, come era stato presentato da me in una Mostra”.

www.spoletonline.com

 

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