Covid: stretta per i viaggi e passaporto vaccinale al vaglio

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Luana Geria

La pandemia da Covid e le varianti recentemente scoperte continuano a creare non pochi problemi anche per quanto riguarda i viaggi. La videoconferenza dei leader Ue ha scongiurato il pericolo di una chiusura dei confini, ma ha predisposto una nuova categoria per indicare le aree ad alto rischio, la zona rosso scuro. Nel frattempo avanza l’ipotesi del passaporto vaccinale.

Le frontiere europee restano aperte anche data la situazione covid, ma per fronteggiare la pandemia da Covid- 19 verrà inserita una nuova categoria: una zona “rosso scuro”, per indicare le aree ad alto rischio. E’ il dato principale emerso dalla videoconferenza dei leader Ue, convocata dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, di fronte all’allarme mutazioni.

 Covid, varianti e controlli alle frontiere

“Dobbiamo ridefinire la nostra mappatura della geografia dell’epidemia per individuare le aree ad alto rischio, introducendo una categoria rosso scura. A chi parte da  queste zone possono essere chiesti test prima di partire e la quarantena dopo l’arrivo. Tutti i viaggi non essenziali devono essere altamente scoraggiati”, ha spiegato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, specificando che l’Europa deve essere vista come “una zona epidemiologica unica”, su cui intervenire in modo mirato.

A  raccomandare la necessità di misure restrittive alla libertà di movimento è stata anche l’Ecdc, Agenzia europea per il controllo e la prevenzione delle malattie. L’indicazione dell’Ecdc ha confermato la linea di Angela Merkel.

Covid e viaggi: avanza l’ipotesi d un passaporto vaccinale

 Per quanto riguarda la Francia, ha vinto l’opzione del tampone per chi proviene anche da Paesi Ue. L’Eliseo ha  annunciato che, a partire da domenica a mezzanotte, che tutti i viaggiatori all’interno dell’Unione europea dovranno possedere prima della partenza per la Francia il certificato di un tampone molecolare negativo effettuato 72 ore prima della partenza.

Il test sarà obbligatorio, tranne che per i lavoratori transfrontalieri e quelli del trasporto via terra.

I Paesi ad alta vocazione turistica come Grecia, Spagna e Malta, preoccupati per le proprie economie hanno provato a far avanzare l’idea di un passaporto delle vaccinazioni per facilitare gli spostamenti tra Stati. A lanciare la proposta nei giorni scorsi era stato il premier ellenico Kyriakos Mitsotakis, che alla videoconferenza è tornato ad illustrarla ai colleghi, sostenuto dal maltese Robert Abela, e dallo spagnolo Pedro Sanchez.

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