Centrodestra , uscita obbligatoria! Un solo obiettivo: Uniti per governare!

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La pesante sconfitta alle ultime consulltazioni elettorali porta al buon senso nel pensare ad una forte coalizione di centrodestra che possta garantire Unità   progettuale e con obiettivi comuni  da raggiungere. Berlusconi, Salvini e Meloni , uniti sotto un solo simbolo e con un solo leader , questa la panacea per ottenere consensi dall’elettorato,  sopratutto dagli astensionisti al voto.

Un Patto  che coinvolga  coinvolgere  anche quelle  piccole formazioni politiche, formando  un solo blocco, sotto un solo e nuovo  Simbolo .

E delle  piccole formazioni politiche che vogliamo parlare , tutte  all’interno del sistema politico Nazionale nella la sua esasperante frammentazione.

Imprtante trovare un filo comune , visto che alle ultime amministrratuve il centrodestra non si è presentato compatto ovunque. Eppure le divergenze sono tante e raccontano di una coalizione che attraversa un momento complesso nelle dinamiche fra i partiti che lo compongono, a cominciare da quelle interne alla principale forza politica in termini di rappresentanza parlamentare.

Quali sono i numeri dei partiti di centrodestra?

Alcune delle formazioni citate, sono vissute o vivono sotto forma di componenti parlamentari o associazioni. Tuttavia, hanno sempre più acquistato dignità politica sostenendo federazioni o partiti più grandi. Visto il ruolo rilevante che svolgono sia nell’aggregazione del consenso, sia nell’importanza storica dei loro promotori.

Andiamo elecandole:

Coraggio Italia, partito afferente al conservatorismo liberale, fondato da Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, e Giovanni Toti, presidente della regione Liguria.

IDeA prese parte anche alla federazione Noi con l’Italia, la quarta gamba di tradizione popolare molto voluta da Silvio Berlusconi per puntellare il centrodestra alle elezioni del 2018.

Questa forza politica, che ebbe risultati assai deludenti, tentò di tenere insieme molte anime diverse tra loro. Oltre a IDeA e gli ultimi scissionisti di Alternativa Popolare, ovvero il più grande residuo di NCD, ne facevano parte ben sei partiti. Direzione Italia! di Raffaele Fitto era un partito liberalconservatore nato a suo volta dall’unione di Conservatori e Riformisti, fondato proprio da Fitto in seguito a una scissione da Forza Italia, Riformatori Sardi di Pietrino Fois, Insieme per il Molise di Michele Iorio, Autonomia Responsabile di Renzo Tondo e Liguria Libera. Ora Fitto è in Fratelli d’Italia.

Quella che rimane di Scelta Civica, fondata da Mario Monti, furono portati in dote da Enrico Zanetti a NCI. Era presente anche Fare!, altro partito liberalconservatore nato da una scissione dall’allora Lega Nord per mano di Flavio Tosi, che era sindaco di Verona. Parteciparono anche Cantiere Popolare e Movimento per le Autonomie, formazioni cristiano sociali con forte radicamento al sud. Infine, l’imperitura Unione di Centro contribuì al progetto facendo eleggere addirittura due senatori. A inizio 2021 NCI si è costituito formalmente partito ed è presieduto da Maurizio Lupi.

Altri partiti di destra e centrodestra

Non si può dimenticare Energie per l’Italia, il movimento liberale e popolare di Stefano Parisi. Nata per soppiantare Forza Italia, ha prima rifiutato di partecipare alla quarta gamba, poi ha scelto di correre in autonomia. Infine, ha visto il suo leader candidarsi a presidente della Regione Lazio a un solo giorno dalla chiusura delle liste. Dopo la rinuncia a correre a livello nazionale e la sconfitta a livello regionale, il capitale politico del partito si è lentamente depauperato. Ora Parisi si è ritirato dalla politica. L’unico eletto da EPI in Regione Lombardia, Manfredi Palmeri, ha fondato Polo di Lombardia, con cui sostiene la coalizione di centrodestra.

Rinascimento, tra i cui fondatori si annovera l’ex ministro dell’economia Tremonti, è il movimento guidato da Vittorio Sgarbi. Avendo candidato alle elezioni diversi esponenti nelle liste di Forza Italia, si presenta come partito liberale con una particolare attenzione alla tutela dei beni culturali. Anche il Partito dei pensionati è federato a Forza Italia.

I Popolari per l’Italia di Mario Mauro non hanno mai fatto parte organicamente del centrodestra, ma essendo cristiano democratici sono apparentati con il PPE.

Il Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi, organico al centrodestra solo in qualche contesto locale, è caratterizzato quasi esclusivamente da posizioni molto conservatrici sui diritti civili: Famiglia , lavoro e Dignità Sociale.

Il Movimento Nazionale per la Sovranità, nato nel 2017 da La Destra di Francesco Storace e Azione nazionale di Gianni Alemanno, ha stretto accordi con la Lega nel 2018, ma, nel 2019, è confluito in Fratelli d’Italia.

Numeri alla mano, un grande calderone all’interno del quale si potrebbero trovare  serie accordi per quella Unità Politica e di centrodestra per andare a governare il Paese.

Rosario Murro

Leonardo Accardi

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