Tra posizioni assunte talvolta non idonee e capricciose, la situazione dell’Ospedale di Spoleto , San Matteo degli Infermi ha scatenato un vero e proprio tsunami, con giuste manifestazioni e catene umane , riferita a quella di ieri sabato e che ha visto la partecipazione di oltre 500 persone da via di Loreto cittadino fino a viale Matteotti.
I fatti:
La governatrice dell’Umbria Tesei ha deciso: al San Matteo degli Infermi , diventi un centro Covid questa temporanea conversione , ha portato alla conseguente decisione di chiudere i Reparti , e di conseguenza anche il Punti di Pronto Soccorso. Oggi attivo solo per i primi interventi, ciò significa un persona con un arto fratturato , si reca al punto pronto soccorso di Spoleto , ma, per gli accertamenti radiografici , dovrà recarsi a Foligno?
L’urgenza
E’ vero , la pandemia da Covid preoccupa e non solo l’ Umbria , il grafico dei contagi aumenta e il problema non è solo nazionale.
Sull’Ospedale San Matteo degli Infermi , , già in tempi di campagna elettorale 2018 aveva , la coalizione centro destra aveva ‘cavalcato’ la difesa del San Matteo degli Infermi, da sempre oggetto di attenzione , per le ‘scorribande’ dai paventati trasferimenti di interi Reparti.
“La Promessa”
Alla cittadinanza ,la governatrice Donatella Tesei ha promesso :” al termine di questa emergenza (gennaio 2021 ndr), alla città di Spoleto , saranno riconsegnate le chiavi del San Matteo degli Infermi, potenziato e più moderno”.
Sulla promessa e sulla parola della Presidente non si discute ma, in tempi passati , anche quelli recenti e non solo nell’ambito della Sanità protagonista la Città di Spoleto, di promesse ne sono state fatte tante , poi disattese , e siccome le promesse politiche insegnano , allora sulle dichiarazioni della governatrice Tesei, dovrebbe seguire al più presto una Delibera approvata in Consiglio Regionale , sull’impegno di spesa che la Regione Umbria intende destinare , al termine dell’emergenza all’Ospedale San Matteo degli Infermi.
“Entrata a gamba tesa”
Sulla decisione di trasformare il San Matteo degli Infermi a Centro Covid , sbagliato l’iter politico, all’appello manca l’incontro preventivo tra la Regione Umbria e il Sindaco di Spoleto Umberto De Augustinis, come direbbe il saggio: vuoi entrare a casa mia ? Prima suoni il campanello , poi io ti apro l’uscio ”.
“Le altalene del Centro destra locale, disunito e non idoneo su importanti decisioni”
Di tutto questo , anche la politica locale ha dimostrato di non essere idonea ad affrontare l’emergenza ne consegue l’effetto domino che ha stravolto un intera comunità. Le prese di posizioni , a cui hanno fatto seguito una mancata e compatta unità in Consiglio comunale, atteggiamenti che la popolazione ha evidenziato alla quale non sono mancate le critiche sulla decisione della Governatice che potrebbero portare a dissensi ed abbandoni da ideologie ed appartenenza politica.
(la foto, per gentile concessione di www.duemondinews.com)
Rosario Murro