Chiusura del traffico nel centro storico. Confcommercio Spoleto insorge

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‘Provvedimento inaccettabile e dannosissimo, specie in questo momento’

 

Confcommercio Spoleto boccia la decisione, appena assunta dalla Giunta comunale, di chiudere al traffico il centro storico dalla 7:00 alle 16:00 fino al 31 marzo, in via sperimentale.

 

“Una decisione inaccettabile – sottolinea il presidente Confcommercio Andrea Tattini – presa in modo unilaterale, senza alcun tipo di confronto, almeno con noi, e che non tiene conto né della situazione né delle conseguenze che produrrà. Siamo nel momento più difficile dell’anno, sia perché le imprese da novembre ad oggi hanno dovuto affrontare un vero e proprio tour de force di pagamenti di tasse e tariffe, sia perché per la nostra città è un periodo morto da un punto di vista turistico. Questi due elementi bastano e avanzano a mettere alle corde un tessuto economico già allo stremo. Aggiungere la chiusura del centro praticamente per tutta la giornata lavorativa significa dare il colpo di grazia alle imprese. Molte sono sempre più intenzionate a lasciare il centro storico, proprio perché si impedisce loro di lavorare. Rischiamo una totale desertificazione: ma un centro storico desertificato, senza attività commerciali e artigiane è un centro storico morto, non appetibile dal turismo, disincentivante per la residenzialità e senza dubbio, a maggior rischio criminalità. Per questo riteniamo del tutto assurda la decisione del Comune, a cui chiediamo di fare subito marcia indietro per non aggravare ulteriormente una situazione già da allarme rosso”.

Confcommercio Spoleto sottolinea anche ulteriori disagi che derivano dal provvedimento di chiusura, legati al fatto che le sedi centrali di due importantissimi istituti di credito sono ubicate proprio nella zona in cui, nel loro orario di apertura, non si può più accedere con l’auto. “In questi tempi – spiega ancora Tattini – gli imprenditori hanno un rapporto così problematico con il credito che in banca sono costretti, per varie ragioni, ad andarci anche due volte al giorno. Se ora devono farlo anche a piedi, creiamo ulteriore disagio e perdite di tempo, a “cittadini lavoratori”, che hanno già enormi preoccupazioni. Non è con la politica delle ‘barriere’ e dei ‘limiti’ – conclude Tattini – che aiutiamo la ripresa delle nostre aziende e del nostro territorio: se andiamo avanti con queste logiche fra poco avremo un centro storico senza smog, ma anche privo di vita. Non credo proprio sia questo che vogliono gli spoletini e che serve alla ripresa della nostra città”.

 

 

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