Covid, Oms Europa: misure revocate “troppo brutalmente”. Impennata di casi Omicron anche in Italia

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Il direttore generale Kluge: “Vigile ma ottimista”. Il virologo Pregliasco: “Dovremo conviverci per anni con nuove ondate”

Diversi Paesi europei, inclusa l’Italia, hanno revocato troppo “brutalmente” le loro misure anti covid e si trovano adesso di fronte ad un forte aumento dei casi legati alla sub variante Ba2 di Omicron: lo ha detto oggi il direttore regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Hans Kluge.

Durante una conferenza stampa tenuta in Moldavia, Kluge si è detto “vigile” sull’attuale situazione epidemica nel continente, pur affermando di rimanere “ottimista”. Oltre all’Italia il funzionario ha citato l’aumento di casi in Germania, Francia e Regno Unito.

Sempre sull’argomento aumento dei casi, il direttore dell’Ircss Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco, ha detto in un’intervista:  “Credo che, in questa fase, sia stato giusto chiudere la stagione dell’emergenza e partire con un approccio della convivenza con il virus”.

Sulle riaperture in Italia, Pregliasco ha poi sottolineato: “l’Inghilterra ha pagato un po’ la scelta di riaprire tutto indiscriminatamente. Io sono per una linea più prudente, magari anche con delle dichiarazioni che prevedano l’esigenza di eventuali provvedimenti restrittivi futuri. E’ chiaro che non esiste un manuale di gestione”. Infine, secondo il virologo, “il virus resterà nelle nostre vite ancora per qualche anno, con un andamento ondulatorio tra alti e bassi, speriamo più deboli rispetto alle ultime ondate. Noi – ha concluso Pregliasco – dovremo adattarci a questo, ed è sperabile che, oltre alle vaccinazioni, ci sia un apporto importante dei nuovi farmaci antivirali specifici per la malattia”.

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