Spoleto – Ecomostro da abbattere completamente

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La Corte di Cassazione ha depositato le motivazioni della sentenza dello scorso 11 dicembre sul Mostro delle Mura. Sgombrando il campo da qualsiasi ipotesi di interpretazione

L’Ecomostro dovrà essere abbattuto. E non parzialmente, come si era ipotizzato nelle scorse settimane, bensì per intero. Lo ha deciso la Corte di Cassazione che, dopo aver giudicato inammissibile lo scorso 11 dicembre il ricorso presentato dagli avvocati difensori dei sei imputati, in queste ore ha depositato le motivazioni della sentenza. A quanto pare, la quarta sezione penale della Suprema Corte ha ravvisato che “sulla problematica dell’effettiva superficie suscettibile di edificazione, l’orientamento interpretativo del Consiglio di Stato era da anni chiaro e consolidato e si poneva in contrasto con i provvedimenti amministrativi adottati dal Comune di Spoleto, non smentiti da alcuni pareri adottati ‘ex post’ dagli enti locali coinvolti e privi di valenza ai fini assolutori”.

La Cassazione ha dichiarato così inammissibili i ricorsi, confermando le condanne inflitte dalla Corte d’Appello di Firenze il 16 luglio 2014 nel processo d’appello bis ai costruttori Rodolfo Valentini e Francesco De Megni, agli architetti Giuliano Macchia e Alberto Zanmatti e ai dipendenti comunali Giuliano Mastroforti (che ha rilasciato il permesso a costruire risultato poi illegittimo) e Paolo Gentili.

La palla passa ora al Tribunale di Spoleto, l’unico soggetto autorizzato a dare il via alle operazioni di smantellamento dei palazzi della Posterna. Non prima però di avviare un’interlocuzione con il Comune, anche al fine di valutare una possibile richiesta di acquisizione della struttura e conseguente sanatoria da parte dell’Ente.

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