In Umbria sono tanti gli operai in piena lotta i quali rischiano di perdere il loro lavoro. Marini:”la sfida è sull’iinovazione”.Il tessuto economico-produttivo del Cuore Verde d’Italia, rischia il tracollo . I dati sulla disoccupazione non sono confortanti , le ultime statistiche parlano di circa 34mila disoccupati ai quali potrebbero aggiungersi i 320 esuberi della Perugina (Nestlè) , assieme a quelli della Novelli, Colussi e non da ultimi i circa 200 operai della Ex Pozzi di Spoleto (IMS Isotta Fraschini),un taglio netto ad una economia regionale in agonia.
La presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini lo ha detto intervenendo alla trasmissione Coffee break su La7.
“La vertenza Perugina – ha sostenuto la presidente umbra – è molto specifica e particolare. Siamo in presenza di un’azienda che da 30 anni è di proprietà della Nestlé che ha fatto investimenti anche di tipo produttivo e tecnologico. Il marchio Perugina e i Baci sono non solo una storia del passato ma anche del presente. Commercialmente stanno raccogliendo risultati positivi grazie all’export in nuove aree del mondo”.
Secondo Marini “la sfida è sull’innovazione”. “La fabbrica che si robottizza – ha aggiunto – e diventa tecnologica, che aumenta la produttività, non può essere una che butta fuori i lavoratori”.
