Pensioni minime aumento a 600 euro per gli over 75

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(RaiNews24) – Il pressing di Forza Italia ha dato i suoi frutti. Secondo fonti di governo c’è l’accordo politico in maggioranza sull’ aumento a 600 euro delle pensioni minime per gli over 75. La modifica alla manovra sarà introdotta attraverso un emendamento dell’esecutivo, in via di definizione.

Soddisfatto il commento di Silvio Berlusconi: “Vogliamo conseguire l’aumento di mille euro delle pensioni minime per tutti, perché non si può vivere serenamente e dignitosamente con meno. Siamo riusciti con una grande guerra a portarle a 600 euro” per gli over 75, ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a un evento elettorale per le regionali lombarde del 2023.

Il governo sta ancora valutando, invece, se inserire in manovra il taglio del Reddito di cittadinanza da 8 a 7 mesi nel 2023. Una misura, viene fatto notare, che libererebbe circa 200 milioni di euro. “Bisogna trovare nuove coperture. È una questione politica alla fine. C’è per esempio il tema dei 7 mesi del Reddito di cittadinanza su cui bisogna ancora decidere. Quello libera 200 milioni di euro”, ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, conversando coi giornalisti a Montecitorio.

La proroga al 31 dicembre 2022 della Cilas per il Superbonus al 110% e la misura ‘salva-sport’ che consente alle società sportive di saldare in 60 rate i versamenti tributari con maggiorazione del 3%, entreranno fra gli emendamenti alla manovra che saranno presentati dai relatori, si apprende da fonti di maggioranza. E slitta di due mesi, dal 31 gennaio al 31 marzo 2023, lo stralcio delle cartelle fino a mille euro prevista in Manovra. Lo prevede un emendamento del governo contenuto nella bozza ancora non bollinata.

Intanto, cambia la tabella di marcia. L’ intenzione del governo è verificare la possibilità di intesa con l’opposizione su alcuni emendamenti. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, illustrerà domani alla commissione Bilancio della Camera gli emendamenti che il governo presenta tra stasera e domani. E’ quanto ha annunciato alla commissione il sottosegretario al Mef, Federico Freni, replicando alle richieste giunte dalle opposizioni. 

Sono stati depositati in commissione i primi due testi bollinati dalla Ragioneria generale dello Stato degli emendamenti del governo alla manovra, che  fanno parte del primo pacchetto di due. L’arrivo del secondo pacchetto è invece previsto per domani mattina. Dei testi bollinati, ad arrivare prima è stato quello che contiene le  misure relative agli enti locali, intorno alle 21. L’altro, che si  riferisce invece agli emendamenti sul fisco, è giunto circa 45 minuti dopo e al suo arrivo la seduta è stata sospesa ed è stato convocato un ufficio di presidenza, durante il quale si stabiliranno i tempi dell’esame delle misure.

“Voglio mandare una rassicurazione ai cittadini: non c’è nessun rischio di arrivare all’esercizio provvisorio“, ha detto il deputato di Forza Italia Roberto Pella, uno dei relatori della manovra in commissione Bilancio alla Camera. “Già abbiamo pagato dazio per quello che è successo a Francoforte. Per noi relatori – ha aggiunto – il provvedimento alla Camera deve essere chiuso per Natale, così da dare modo al Senato di esaminarlo nella settimana successiva”.

Nella manovra “non ci sono condoni. C’è tutto quello che c’era prima“, ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti intervenendo alla festa per il decennale di Fratelli d’Italia. “A tutti quelli che si preoccupano anche in Parlamento e dicono che la manovra è blindata dico che l’esperienza del 2022 ci dice che ogni due mesi c’è da fare una manovra, ogni due mesi c’è un decreto che interviene sulla finanza pubblica e ahimè temo che sarà così anche nel 2023, perché il mondo in cui stiamo vivendo è in continua e perenne trasformazione”. Poi ha aggiunto: “Le misure sono temporanee perché nessuno sa cosa accadrà tra tre mesi. Dobbiamo sempre muoverci cercando di fare il meglio alle condizioni date ed è quello che stiamo cercando di fare”.

Infine sul Pnrr: “Gli obiettivi previsti dal Pnrr per il 2022 li vogliamo raggiungere, e li raggiungeremo: il ministro Fitto è determinato e prenderemo la rata che ci spetta”.

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