Area Crisi Complessa. Terni e Narni, in cantiere ulteriori 10 milioni di euro

Estimated read time 2 min read

L’Assessore Michele Fioroni, annuncia la destinazione degli incentivi, mentre Spoleto si ricorda le Industrie chiuse e fallite.

Un’altra buona notizia . Quando si parla di lavoro e riporesa economica di una città è sempre positivo.

Il Mise (Ministero Sviluppo Econmico)  ha deciso di prorogare l’Accordo di Programma per l’area di crisi complessa Terni-Narni, che avrà scadenza al 30 marzo 2024. In tale ambito il Mise ha altresì previsto di assegnare 10 milioni di euro di risorse aggiuntive a valere sul Fondo Crescita sostenibile che saranno destinati all’attivazione degli strumenti previsti dalla legge 181/89 per un nuovo avviso.

Terni e Narni  così riporta il post pagina ufficiale facebook della Reghione Umbria e  l’annuncio dell’Assessore Politiche competitività e crescita del sistema economico/produttivo regionale Michele Fioroni , saranno investitoi 10 milioni di euro da impiegare per la realizzazione di programmi di investimento produttivo e per la tutela ambientale, prevedendo anche la realizzazione di progetti per l’innovazione e la formazione del personale.

Una bella e ulteriore boccata d’ossigeno e speranza  per tante famiglie di ritrovare una tranquillità economica .

Secondo la Giunta regionale  si è ottenuto un grande  risultato che premia una visione strategica precisa, che promuove innovazione e sostenibilità ambientale come chiave di rilancio della conca ternana nel segno della siderurgia, della meccanica, ma anche con l’ambizione di attivare nuove filiere all’insegna della bioeconomia circolare come nuova verticale di specializzazione per tutto il territorio.

Ma, Spoleto non meritava  essere attenzionata  come Terni e Narni? Eppure la storia industriale della città del festival è recente:

Dopo il fallimento della Isotta Fraschini ramo Alluminio e Ghisa con oltre 350 occupati e oltre  anni di cassa integrazione straordinaria.

La ex Cementeria di Sant’Angelo in Mercole, con oltre 130 occupati  dal 2019 di proprietà della Colacem S.p.A. Gruppo Colaicovo con sede a Gubbio , e tutto l’indotto interno con circa 20 autotrasportatori .

Le ex Fattorie Novelli , in attesa di riscontri  con richieste di ulteriori tavoli al Mise e auguriamoci positivi in vista dei prossimo Bandi di vendita.

Oggi riparlare di  Area di Crisi Complessa a Spoleto si rischia di essere accusati di blasfemìa ma, la città ha sempre invocato a gran voce Giustizia negli investimenti  e nella progettualità, onde assicurare una continuità occupazionale.

Spoleto, città trasformata, sfigurata  nell’ultimo decennio  ,   sprofondata nelle sabbie mobili per colpa di una politica disattenta , città  desertificata sotto il profilo industriale che insiste in una  grave precarietà occupazionale.

Rosario Murro

Continua a leggere...